Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
Lo potrei definire una variante americana di altri due film che ho visto negli ultimi due anni (uno Mustang, ambientato in Turchia; e l'altro, di cui mi sfugge il titolo, ambientato tra India e Norvegia).
Si tratta sempre della condizione di giovani ragazze, che finiscono in pratica recluse e ipercontrollate in casa per motivi religiosi o semplicemente etico-morali. In questa versione Statunitense sono cinque sorelle una più bella dell'altra, la cui vita sociale i genitori, non essendo in grado di guidare e controllare, decidono di proibire ed annientare. Il risultato non sarà, come nelle altre pellicole citate prima, la fuga altrove, ma la fuga tragica estrema verso la morte collettiva.
Che dire. Sicuramente gestire l'adolescenza di figlie femmine non è semplice (io avendone due dovrei essere già di per ciò preoccupato), se poi sono 5 e carine figuriamoci. Ma quando la guida non sa non essere soffocante, allora è meglio lasciar perdere, lasciar fare a loro, alla vita che scorre, all'amore che travolge.
Un'ultima osservazione sul ruolo dei ragazzi in questo film. Se fossero stati più coraggiosi, se avessero osato di più ... Le donne sono difficili da capire. Alle volte ti dicono no perché tu faccia lo stesso forzando la loro vita. E allora ecco che mi si riaffaccia il mio pensiero fisso ricorrente sul mio passato: e se quando lei mi ha chiesto di uscire dalla sua vita lei avesse voluto in cuor suo, in realtà, che io mi ribellassi e non lo facessi? Bisogna andare dove ti porta il cuore, sempre; ed anzi bisogna anche essere capaci di saperlo ascoltare con attenzione, anche quando le parole dicono esattamente il contrario.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta