Regia di Camillo Teti vedi scheda film
Tre anni di lavoro, 150.000 disegni, 550 disegnatori della Scuola d’animazione di Roma, sono i numeri che descrivono “Titanic, la leggenda continua”, lungometraggio d’animazione diretto da Camillo Teti. Rispetto al film di Cameron, Rose si trasforma nella bella Angelica, una ragazza povera oppressa da una matrigna e due sorellastre perfide, della quale s’innamora un bel principe, e stavolta neppure il naufragio più celebre della storia riesce ad opporsi ad un felice destino. Per lo spettatore più smaliziato non sarà difficile riconoscere le fonti che hanno ispirato il lavoro di Teti; da “Cenerentola” a “La carica dei 101” passando per “Fievel sbarca in America”, il meglio del cinema d’animazione viene smontato, rimontato, imitato. Il risultato è tecnicamente accettabile, anche se i fondali talvolta risultano un po’ statici, ma non è certo l’originalità, l’atout del film.
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