Regia di Mark Tarlov vedi scheda film
D’accordo, non è certo un film indimenticabile, è un po' leggero e tutto quello che vi pare... Ma in fin dei conti non è neanche invedibile. Sarà anche una commedia americana, ma io non sono così convinto che sia come le altre. In questa pellicola l’elemento che prevale è infatti il fantastico, espresso da quegli elementi che si ricollegano proprio al mondo delle favole e che vedono come protagoniste le fate. Come si potrebbe altrimenti definire una ragazza che, per amore, diventa improvvisamente una cuoca dalle capacità soprannaturali e che, quando bacia il suo amato, causa un vero e proprio volo di entrambi? Io potrei definirla solo come un'autentica fata. E' questo che mi è piaciuto di "Semplicemente irresistibile": l'inserimento, in una realtà di vita quotidiana, di qualcosa di straordinario e che non esiste nel mondo vero. Quello che ne deriva è un film che può far sognare con grande facilità, anche perchè la morale espressa rappresenta un concetto fondamentale: chiunque può riuscire a cambiare la propria vita... Insomma, c'è di meglio, ma io credo che questa pellicola non vada sottovalutata. Eppoi, de gustibus... Dimenticavo: il doppiaggio è di gran qualità, e diventa un elemento fondamentale...
La storia ha un'impostazione abbastanza efficace: si passa da un momento iniziale di normalità ad uno di eccezionalità (l'innamoramento di Amanda), da cui poi si districano diverse situazioni che portano ad un conflitto e ad una soluzione finale. I tempi sono rispettati e la divisione in sequenze risulta sensata, non eccessiva. Siamo quindi di fronte ad un'impostazione semplice, ma non per questo poco efficace...
Solo qualche brano carino, ma nel complesso non c'è nulla di eccezionale...
Io sostanzialmente non cambierei nulla. Mi sembra infatti che il film funzioni già così com’è...
Attrice dalla discreta esperienza, già vista in "Jumanji" (1995) ed "Il miglio verde" (1999). Il suo ruolo in questo film è di importanza secondaria (come anche in quelli sopracitati, del resto), nonchè abbastanza frivolo; ma in fin dei conti non è poi così antipatica. Resta comunque una di quelle attrici adatte al massimo a ruoli secondari...
Un attore che mi pare di non aver mai visto. Però non mi sembra che sia un incapace. Più che altro, è probabile che sia particolarmente adatto a film leggeri come, appunto, delle commedie; ma credo che, per la faccia che ha, possa anche vantare una certa duttilità. Un'interpretazione discreta, senza sbavature, di un ruolo non particolarmente difficile...
Splendida! Non poteva esserci un titolo più adatto per un film dove lei è la protagonista. E' davvero irresistibile... Inoltre, continuo a permanere nella mia idea che non sia per nulla una cattiva attrice, nonostante i pochi film a cui ha partecipato. Forse il suo problema è proprio la sua straordinaria bellezza, che la rende più idonea a ruoli di poco spessore (del tipo "bella e senza cervello"), come quello di Daphne in "Scooby-Doo" (2002). Ma non dimentichiamo che la Gellar deve per forza essere un'attrice capace, per aver sfornato un'interpretazione come quella di Kathryn Merteuil in "Cruel Intentions" (1999), un film che, secondo me, è stato troppo sottovalutato. Per quanto mi riguarda, resta una delle migliori giovani attrici degli ultimi anni, insieme con la straordinaria Mena Suvari. Il mio consiglio è di lasciare perdere i pregiudizi ("Buffy l'ammazzavampiri"): concentratevi sull'incredibile espressività della Gellar e sulla sua grande capacità di trasmettere sentimenti e passione...
Mark Tarlov è in realtà un produttore, non un regista; e l'esperienza che può vantare è poca cosa, riducendosi ad un paio di film diretti. Effettivamente si vede che la mano di Tarlov non è proprio quella di un veterano del mestiere. Tuttavia, c'è da dire che l'esordiente regista ha idea di cosa voglia dire lanciarsi in movimenti di camera ampi ma equilibrati, precisi ma non troppo fissi sul particolare, esaltanti un singolo soggetto ma sobri. E questo, probabilmente, non è da tutti. Mi riferisco in particolare all'esaltazione della stupenda Sarah Michelle Gellar: Tarlov riesce ad esaltarne bene la straordinaria bellezza, senza però insistere troppo e senza riprendere l'attrice in modo ossessivo, esageratamente vicino; riesce quindi ad esaltarne l'immagine (più del viso che del corpo) pur mantenendosi ad una certa distanza. Non male, quindi! Per il resto mi sembra tutto nella norma. Si nota invece una mancanza di personalità del regista: Tarlov, da inesperto, non riesce ad avere un certo polso ed a trasmettere l'impressione di essere lui a comandare tutto. Ma credo sia una cosa normale, data la pochissima esperienza. Comunque una discreta prova...
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