Regia di Marek Kanievska vedi scheda film
Il vecchio Paul e Linda-erotico-Fiorentino: la coppia vale, da sola, la spesa del biglietto. Il 75enne Newman si presenta paralitico su una sedie a rotelle: finge di essere stato colto da ictus («Ho passato quattro o cinque giorni in una clinica di riabilitazione: non è stato molto difficile»), per uscire dal carcere e recuperare il malloppo dell’ultimo colpo; è, insomma, un ladro d’altri tempi, tutto cervello e filosofia zen; un personaggio assai affine a quello interpretato da Clint Eastwood in “Potere assoluto”. La sempre conturbante attrice di “Jade” è un’infermiera che sgama subito l’uomo: ha capito che l’ictus è un pezzo di teatro consumato e allora si ricorda che la sua vita è in fase stagnante, il marito, un mezzo coglioncello e il futuro proprio lì, a due passi dal naso. Il regista pubblicitario Kanievska non ci mette molto di suo, ma ha la virtù di lasciare a briglia sciolta i due prim’attori, vera ragion d’essere di questa pellicola inattuale, molto anni ’70, prodotta dai fratelli Scott e profumata di “Butch Cassidy”, anarchia e amoralità molto antihollywoodiane. Peccato che Linda e Paul si siano incontrati così tardi. E peccato che il secondo abbia deciso di ritirarsi.
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