Regia di Julius Avery vedi scheda film
Un supereroe presta la propria identità a Sly in modo da permettergli di picchiare duro come un tempo. Film godibile, ma solo dagli sfegatati fans di Stallone.
Stallone indossa scarponi e felpa per interpretare i panni, consunti, di un eroe ormai in pensione, richiamato all'ordine dal bimbetto rompiscatole di turno. Storia semplice, piuttosto intuibile nella sua evoluzione e nella sua conclusione finale, ma alla fine godibile nel suo scorrere, con scene di azione e momenti riflessivi (ma senza esagerare) che rendono guardabile il prodotto. Certo i punti di debolezza sono molteplici, anzi, per meglio dire non esiste un singolo punto di forza in questo film, ma l'escamotage Samaritan era l'unico modo sensato per far apparire un settantacinquenne ancora in grado di menare giovani energumeni, di spaccare porte, muri, attraversare vetrate e rimanere vivo dentro una rissa senza farsi prendere un umanissimo infarto. E la regia gioca anche su questo con simpatica ironia, raffreddando i bollenti spiriti di Sly con acqua ghiacciata, prevenendone anche la volontà esibizionista di svestirsi per mostrare il suo pompato fisico (spompato). Ecco, forse questi sono i pregi che meritano una menzione. Ed alla fine, soprattutto per coloro che amano Silvester Stallone, donano al film una affettuosa sufficienza. Scaltro.
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