Regia di Stephen Hopkins vedi scheda film
Thriller interpretato alla grande da due mostri sacri:Gene Hackman e Morgan Freeman. Avvincente nello sviluppo, delude un tantino nel finale.
A Portorico, Henry, anziano e illustre, nonché ricco avvocato di successo, ha rinvenuto giorni prima in un parco, il cadavere di Sue Ellen, una ragazzina di 13 anni. In quegli stessi giorni, un'altra dodicenne, Pauline, è stata trovata morta in una discarica. Mentre le strade pullulano di gente festante per il carnevale di San Sebastian, la polizia guidata dal vecchio ma coriaceo capitano Victor, comincia una serrata caccia all’assassino. Una sera, mentre si sta recando ad un evento mondano importante, dove è previsto un suo intervento, Henry viene convocato al commissariato, dal capitano, suo amico di vecchia data. L’avvocato si aspetta una rapida formalità, invece Victor convinto di aver individuato il brutale assassino, nella persona di Henry sul quale peraltro convergono numerosi indizi, lo mette sotto torchio incalzandolo, con domande sempre più pressanti e intime. D’altra parte siccome ha a che fare con un membro della comunità, molto in vista e stimato in alto loco, deve andarci con i piedi di piombo. Cosi comincia un serratissimo e tesissimo interrogatorio, una vibrante guerra psicologica e di nervi, chiusi all’interno del commissariato e assistiti da un tosto ispettore, altrettanto certo della colpevolezza dell’indiziato. Messo alle corde, Henry cade in numerose contraddizioni, rivela che lui e la moglie dormono separati, e che da due anni non hanno più rapporti sessuali e di conseguenza, lui ha cominciato a frequentare prostitute di infimo livello e peraltro è molto attratto dalle ragazze giovanissime, infatti ha conosciuto la consorte quando era una bambina, rimasta prematuramente orfana, fungendo prima da padre putativo e poi sposandola poco più che adolescente. Insospettita dal ritardo, Chantal raggiunge il marito al commissariato e Victor chiede spiegazioni sui rapporti tra Henry e la sorella di lei, che ha una figlia dodicenne, verso la quale Henry avrebbe mostrato attenzioni morbose. Henry continua a proclamarsi innocente,ma tutte le sue bugie cominciano a venire a galla, cosicché Victor autorizza una perquisizione nella sua casa. Lì Chantal, consente ai poliziotti di recuperare numerose foto di bambine e giovani ragazze scattate dal marito. A questo punto, c’è il primo colpo di scena, Henry disfatto e smarrito, rinuncia a difendersi e confessa la colpevolezza di tutti e due gli omicidi. Ma mentre si sta affannando ad illustrare la dinamica dei suoi presunti misfatti, giunge il secondo colpo di scena, ancora più eclatante, un agente avvisa il capitano che il vero serial killer, uno squilibrato ben noto alle forze dell’ordine, è stato colto in flagrante e arrestato, scagionando di fatto Henry. Remake del film francese di Claude Miller, 'Guardato a vista', tratto da un giallo americano, 'Brainwash' di John Wainwright. Premesso che Gene Hackman e Morgan Freeman, protagonisti della pellicola sono due mostri sacri, attori di consumato mestiere e che Monica Bellucci, malgrado il pessimo auto doppiaggio, è una donna estremamente affascinante e che è senz’altro piacevole assistere al confronto scontro tra queste due leggende cinematografiche, ciononostante il film, per quanto avvincente nello sviluppo, lascia aperti troppi interrogativi, soprattutto nel finale e non convince del tutto.
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