Il capo di una casa editrice scompare e i suoi dipendenti, che nutrivano per lui un odio cordiale, si mettono a gestire la ditta in cooperativa. Il successo è tale che alla fine, quando torna il padrone, i dipendenti hanno le idee chiare su cosa fare. Film giovialmente anarchico sceneggiato da Prévert.
Un editore scaltro e senza scrupoli riesce a sfuggire ai creditori, approfittando di un disastro ferroviario in cui scambia l'identità con un prete che morirà nello stesso. Film dalla struttura straordinariamente moderna, da recuperare.
Stranamente i grandi registi si collocano sempre nel lato progressista-sinistra, mentre a destra si contano sulle dita di una mano i cineasti che sostengono tale ideologia, di fede anarchica ne conosco pochissimi e post-ideologico nessuno vuol dichiararsi. Jean Renoir non fa eccezione a tale assunto, tanto che nella sua filmografia si scorge un'analisi severa della classe borghese del proprio… leggi tutto
A pensare alla data di uscita di questa pellicola, durante la visione, si resta a dir poco basiti. La disinvoltura con cui si tratta la sessualità, il politicamente scorretto delle battute sul bambino morto; c'è probabilmente più censura e perbenismo in pellicole di molto successive e questo conferisce al film una modernità accattivante. Sicuramente in tal senso ha…
Stranamente i grandi registi si collocano sempre nel lato progressista-sinistra, mentre a destra si contano sulle dita di una mano i cineasti che sostengono tale ideologia, di fede anarchica ne conosco pochissimi e post-ideologico nessuno vuol dichiararsi. Jean Renoir non fa eccezione a tale assunto, tanto che nella sua filmografia si scorge un'analisi severa della classe borghese del proprio…
Batala, proprietario truffatore di una casa editrice, oppresso dai debiti, fugge abbandonando operai ed impiegati, non prima di aver sedotto e approfittato della giovane Estelle, che ne partorirà il figlio. I lavoranti della casa editrice, grazie all'inventiva di Amédée Lange, uno dei redattori, si riuniscono in una cooperativa che riesce ad avere successo economico grazie…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Si respira aria di casa in questo numero. Non solo per Fellini e i suoi nostalgici e affettuosi amarcord personali, ma anche per le dichiarazioni d'amore e riconoscenza nei confronti del nostro cinema esplicitate da…
**1/2 Simpatica,spiazzante e vagamente propagandistica,una commedia politica e quasi noir che fa parte del periodo Fronte popolare di Renoir,che con l'aiuto di Prèvert in sceneggiatura,innalza un inno all'autogestione e(con i limiti del caso)del delitto politico.
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Un editore scaltro e senza scrupoli riesce a sfuggire ai creditori, approfittando di un disastro ferroviario in cui scambia l'identità con un prete che morirà nello stesso. Film dalla struttura straordinariamente moderna, da recuperare.
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