Regia di François Truffaut vedi scheda film
Sciocco titolo italiano per un'opera minore di François Truffaut.
È una pellicola frizzante e piena di energia, che però rischia di essere un pochino superficiale rispetto alla vicenda raccontata. È buffo che la scheda di Film TV indichi come migliore la prima parte perché spumeggiante, mentre io la ritengo troppo allegra, e quasi farsesca e perfino un po' beffarda. Altrimenti non vedo il senso di certe situazioni e personaggi, come l'improbabile attività di fioraio del protagonista, o quello straniero che gli chiede continuamente prestiti, con palesi bugie e approfittandosi di lui, ma questi gli presta i soldi con incredibile facilità. Anche i personaggi del cortile mi sono sembrati un po' troppo simpaticoni e mattacchioni.
La seconda parte, invece, è un po' più seria e scava un po' meglio nei rapporti tra i due coniugi, offrendo momenti di verità e leggera malinconia.
Gli attori sono bravi e la regia di Truffaut buona; ciò che non funziona, quindi, è solo il registro allegretto e cinico scelto da quest'ultimo, che devo dire mi è sembrato fuori luogo.
Tutto sommato, è tra i film si Truffaut che mi piacciono meno. È da vedere più per gusto filologico e i per i fan del regista, oltre che per le gambe di Claude Jade, ripetutamente inquadrate dal regista, con disinvolta enfasi.
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