Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Da un testo teatrale, la storia rientra nel gusto del momento, un quasi fumettone su cui Bolognini ha saputo giostrare con qualche leggerezza; il film è un remake di un film muto di successo, ma datatissimo e la trama è una dimostrazione: sceneggiatura curata, e ripeto, sempre nei limiti di una storia che affonda su una realtà distante e oggi, come negli anni '50 poco apprezzata. Il regista è alle sue prime esperienze, dopo di che si affaccerà alla commedia brillante, per poi ritornare a testi letterari con cui ha fatto anche cose ottime e che rimangono. Qui abbiamo un certo Mario Girotti, poi diventato Terence Hill, nel ruolo del figlio, oltre a lui anche un buon cast che allora faceva la sua figura.
Una storia superata, ma bene rappresentata
Una regia non qualsiasi, che se l'argomento non è al massimo
Poi Terence Hill, faccia più che cinematograficamente discreta
Diva del momento, ma anche volto discreto
Di ricordi felliniani
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