Regia di Jean-Pierre Rawson vedi scheda film
Una coproduzione italo francese, con piccoli ruoli per attori italiani, per fare presa sul mercato italiano. Tratto da un romanzo di Emile Ajar, che poi è Romain Gary, interessante scrittore francese, una storia simbolica della incomunicabilità con una società diversa da un io che non riesce a comunicare con gli altri, e quindi le affinità con un rettile, che, naturalmente, viene respinto da tutti gli altri. Sceneggiato da Age e Scarpelli, forse in maniera un po' superficiale, anche se rimane a tutti gli effetti la caratterialità precisa del protagonista, interpretato benissimo da Jean Carmet, che qui assolve un ruolo da protagonista, dopo una carriera di ottimo caratterista.
Una storias sensibile, forse non troppo scritta bene
Regia superficiale ed inadatta
Ottimamente in parte
Nel ruolo del brigadiere, simpatico
Apparizione riconoscibile, ma poco determinante
Una partecipazione all'ordine della professionalità
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