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Thor: Love and Thunder

Regia di Taika Waititi vedi scheda film

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La recensione su Thor: Love and Thunder

di Antonio_Montefalcone
6 stelle

Thor in viaggio alla riscoperta di se stesso

Il quarto capitolo della saga nordica sul Dio del Tuono, continua a puntare su azione, spettacolo e genuino divertimento, riprendendo da dove aveva lasciato.

La pellicola di Taika Waititi per l’universo Marvel ricalca lo stile già usato per il precedente “Thor - Ragnarok”, soltanto che tutto caricato in eccesso, e permeato ancor di più da una vena grottesca nella raffica vertiginosa di sequenze, personaggi e dialoghi.

Certo, chi predilige toni meno frivoli e caotici, probabilmente non lo apprezzerà o non lo gusterà più di tanto, ma l’opera è in sé comunque godibile, avvincente e possiede una sua forza attrattiva.

 

Sembra che il regista voglia richiedere ai suoi spettatori e al suo cast di non prendersi mai sul serio, ed accettare questo scanzonato mood come un possibile strumento per comunicare qualcosa di significativo, benché in sé già scontato, ovvio, risaputo. Come ad esempio il tema dell’amore (Thor ritroverà la sua amata Jane, a lungo agognata) e questo sentimento, l’unico di cui si ha davvero bisogno per poter vivere con più vita; o il tema della morte, o quello della depressione e della follia. E poi ancora l'idea di grandezza, la catarsi del sacrificio, l'assenza di egoismo e il valore dell'uomo che affronta la propria mortalità.

 

Chris Hemsworth, Natalie Portman

Thor: Love and Thunder (2022): Chris Hemsworth, Natalie Portman

 

Thor è sempre egocentrico e spavaldo, possente e invulnerabile, ma stavolta è colto anche nella sua fragilità emotiva, nella sua sensibilità sentimentale, e nella sua instabilità interiore. Una sorta di “malessere” che sceneggiatori e regista vogliono far risaltare dietro la sua potenza fisica, al punto da proiettarlo nell’epica dolente della mitologia norrena e nel riconoscere in lui il senso tragico.

E pian piano il dramma di esistenze fatte di perdite, dolori o sbagli prenderà il posto di gag, battute, e sorprese.  Il figlio di Odino, infatti, è indeciso tra le sue armi, non ha più una patria, fatica a trovare uno scopo, è diventato un errabondo dello spazio, e deve scontrarsi con Gorr, detto il macellaio degli dei, un villain mefistofelico che Christian Bale interpreta ottimamente.

 

Oltre a Bale, ha un suo ruolo di cartina di tornasole dell’intero film, anche la new entry Russell Crowe, nel personaggio di Zeus, a suo agio in questi panni; e la ritrovata e sempre brava Natalie Portman, sul versante sentimentale. Il ciclo a fumetti creato da Jason Aaron è la fonte di ispirazione per questo personaggio e la pellicola è anche abbastanza fedele all’originale. Soprattutto non rinuncia al dramma che sta dietro alla sua trasformazione.

Tramite la caratterizzazione di questi ultimi personaggi, la sceneggiatura cerca di acquisire un tono epico e di bilanciare – forse a fatica – la disperazione e la tristezza, portati come macigni da Gorr e Jane Foster con momenti più lievi, per proiettare le loro conseguenze soprattutto sul protagonista.

Un protagonista intrappolato in una crisi identitaria.  E “Thor: Love and Thunder” è infatti efficace proprio in quei rari momenti in cui cerca di suscitare emozioni sincere e non ironiche.

 

La confezione tecnico-formale è sempre più impeccabile; i cammei di Matt Damon, Sam Neil, Melissa McCarthy nei vari siparietti comici sono ilari,  e alcune scene ispirate.

Però non tutto funziona (vedi alcune gag o l’impressione di una comicità spesse volte fine a se stessa; le ricerche visive ed estetiche che tendono a ripetersi con troppa insistenza, rendendo tutto molto ridondante) e la macchina nel suo complesso, seppur oliata, ha ingranaggi che scricchiolano qua e là (su tutto: i cupi archi narrativi con quelli più leggeri adottati dalla pellicola che avrebbero meritato di maggiore equilibrio e spazio d’approfondimento).

 

Un film dunque parzialmente riuscito, quasi sciupato, che, però, al netto di limiti e difetti, ha aspetti accettabili che possono anche risultare piacevoli se ci si accontenta del minimo richiesto da una produzione di questo tipo, e si accetta la loro dimensione bizzarra  e surreale.

 

Thor: Love and Thunder (2022): Trailer ufficiale italiano

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