Regia di Franz Josef Gottlieb vedi scheda film
Commedia sexy bavarese dal ritmo inarrestabile con successione di gag (non sempre del tutto riuscite) senza soluzione di continuità. Opera dell'esperto Franz J. Gottlieb, al lavoro con caratteristi tedeschi presenti nella lunga serie di pellicole appartenenti al filone. La sexy Bea Fiedler conferisce al film una "divertente" connotazione erotica.
Niki Moser (Wolf Goldan) gestisce un hotel bavarese che è in forte crisi economica, dato il poco afflusso di clienti. Il mantenimento della struttura è molto oneroso, ma fortunatamente il borgomastro (Josef Moosholzer) sembra essere disposto ad aiutare finanziariamente, in cambio di una condizione: Niki dovrà sposare sua figlia Marianne (Scarlett Gunden). I due in effetti si piacciono, ma entrambi non vogliono arrivare al matrimonio. Con il supporto dell'amico Tony (Jürgen Schilling), Niki tenta quindi di ipotecare l'hotel per poter ripagare il sindaco e sfuggire così al contratto di matrimonio. Pensa quindi di chiedere un prestito al Ministero del Turismo, che gli viene concesso a patto che l'hotel venga attrezzato con ambienti dedicati ad attività sportive e ginniche. Cinque autostoppiste svedesi sono le prime ospiti della nuova gestione dell'Hotel Bavaria, presto affollato anche da amici locali, ben felici di fare la conoscenza (intima) delle disinvolte turiste. Nel frattempo Hugo Wiesinger (Jacques Herlin), funzionario statale incaricato di verificare se esistono le condizioni per il sussidio economico, si dirige verso l'hotel in compagnia della graziosa amante Iris (Bea Fiedler). Da un limitrofo manicomio però fuggono due pazzi, sulle cui tracce si mettono alcuni infermieri che per un fraintendimento confondono con Wiesinger e Iris.
L'infermiera in vacanza: Bea Fiedler e Jacques Herlin
Hurra - Die schwedinnen sind da ("Evviva - Le svedesi sono qui") è una ritmata commedia sexy bavarese opera dell'esperto Franz Josef Gottlieb, cineasta che - per fare un paragone - tratta il tema ironico nell'esatta via di mezzo tra lo stile di Nando Cicero (situazioni paradossali e scherzi pesanti, anche volgari) e quello di Mariano Laurenti. Un motivetto musicale allegro, affiancato a situazioni grottesche che si sviluppano in sequenza e senza sosta, lo rende del tutto accostabile a una delle tante nostre commedie erotiche dell'epoca. I protagonisti de L'infermiera in vacanza (titolo italiano però del tutto fuori luogo, dato che di infermiere nel film non c'è traccia) sono celebri volti della commedia tedesca, tra i quali spiccano gli anziani (all'epoca) Jacques Herlin e Rosl Mayr (sorta di Jimmy il Fenomeno in versione femminile, volto presente in molteplici pellicole tedesche, compresi alcuni titoli della serie Schulmädchen-Report). Allo stesso modo, la macchietta gay onnipresente è rappresentata da Werner Röglin.
Il film, dal taglio a dir poco surreale, funziona però modestamente sul versante ironico, con battute scontate (soprattutto quelle lasciate pronunciare al figlio del sindaco).
L'infermiera in vacanza: Bea Fiedler e Jacques Herlin (fotobusta dell'edizione tedesca)
Notevole invece il parco attrici, ovviamente veloci a rimuovere del tutto i vestiti, sulle quali risalta in assoluto - facendo svoltare il fim nell'erotico tout court - Bea Fiedler (ved. recensione Il succhione), nella parte conclusiva del tutto nuda mentre assieme al funzionario statale cerca di sfuggire alla cattura dei medici del manicomio. L'infermiera in vacanza finisce per essere una divertente pellicola scacciapensieri, del tutto simile alle quasi omonime opere nostrane. Dopo la visione restano impresse le ambientazioni bucoliche (prati e colline con sullo sfondo montagne dalle cime innevate) e le tipicità della Bavaria: boccali di birre, cappelli indossati dai montanari con immancabile penna (in stile alpino), rustici contadini con trattori, mucche in vena di poco piacevoli scherzi al pascolo nei prati e caratteristiche scene di spogliazione all'aperto (la riconciliazione finale tra Marianna e Niki, mentre rincorrendosi si privano degli abiti).
L'infermiera in vacanza: le 5 autostoppiste svedesi sui titoli di testa dell'edizione tedesca (Hurra - Die schwedinnen sind da)
L'infermiera in vacanza: Wolf Goldan e Scarlett Gunden
Citazioni
"Sai qual è la differenza tra una Porsche e una vergine? Nessuna. In entrambe è difficile entrarci, ma dentro sono molto carine..." (Il figlio del sindaco)
Uscendo nudo dalla sauna, con l'acqua gelata, Niki guarda in macchina e si rivolge agli spettatori: "Non ridete signori, nell'acqua fredda anche il vostro si sarebbe ridotto!"
"Sono sempre gentile con le donne incinta", confessa Tony dopo aver dato un passaggio a cinque svedesi intente a fare l'autostop, delle quali una replica: "Ma noi non lo siamo!".
Tony allora chiarisce il suo pensiero: "Quando arriveremo a Innsbruck... lo sarete!"
Jacques Herlin
Curiosità
L'infermiera in vacanza è stato distribuito in Germania anche come 3 schwedinnen in Oberbayern 2. Teil, ossia come seguito (di fatto quasi un remake) del film diretto l'anno precedente da Sigi Rothemund. In entrambi i casi la sceneggiatura è opera di Erich Tomek.
Bea Fiedler sulla cover del dvd tedesco
L'infermiera in vacanza: manifesto cinematografico dell'edizione tedesca
"Ho consultato una guida spirituale. Mi fermerò a Cattolica, all’hotel Paradiso cinque stelle. Si mangia da Dio." (Mirco Stefanon)
F.P. 19/05/2021 - Versione visionata in lingua tedesca (durata: 81'12")
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