Regia di Bruno Barreto vedi scheda film
Intorno a Miss Simpson, vedova e insegnante di inglese a Rio de Janeiro, si intrecciano le vicende di alcuni personaggi, tutti con problemi sentimentali e di comunicazione: la ragazza che ha conosciuto via Internet un artista spacciandosi per la ragazza di Ipanema; l’avvocato di successo, figlio di un vecchio sarto con la passione delle canzoni francesi e sposato con la proprietaria di un’agenzia di viaggi; il fratello dell’avvocato, innamorato della procuratrice legale schizzata e svampita; il calciatore sciupafemmine in partenza per Londra. Ronde romantica e leziosa, destini incrociati di ricchi brasiliani per il nuovo film di Bruno Barreto, il regista di “Donna Flor e i suoi due mariti”. Il formato esportazione è accentuato dalla presenza di Amy Irving, ex signora Spielberg, ma nessuno dei personaggi lascia il segno nello spettatore. Certo, i paesaggi per quanto da cartolina sono davvero mozzafiato, la Bossa Nova ipnotizza sempre, e il ritmo (almeno nella prima parte) tiene, i movimenti di macchina sono sontuosi e Rio mima con successo Manhattan. Però, nonostante vada alla ricerca continua di atmosfere da sophisticated comedy d’altri tempi, il film ha più che altro un’aria da telefoni bianchi tropicali.
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