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Due fanciulle porno... così

Regia di Maxime Debest vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Due fanciulle porno... così

di undying
4 stelle

Erotico ambientato nel Medioevo, con alcuni momenti da horror puro, in origine circolato come "Les fleurs du diable" e poi diventato anche a luce rossa, causa tre brevi inserti girati da altri attori. Nel cast risalta la graziosa attrice Alice Arno, quell'anno al culmine dell'attività, presente in molti set di diverso genere.

 

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Nel Medioevo due sorelle, Yolande (Catherine Tailleferre) e Margot (Alice Arno), vivono come streghe in una casa remota nel profondo dei boschi. Attirano i passanti solitari con filtri magici e li usano come schiavi sessuali. Ma un giorno Margot si innamora di un giovane cacciatore, Éric (Denis Le Guillou), sollecitando la gelosia di Yolande. Margot ha però in realtà un altro obiettivo: vuole vendicare la morte del padre, giustiziato per stregoneria a causa del perverso e cinico monsignor Stober (Robert Le Ray), del quale Éric è figlio.

 

"Peter Brienfield ha ricostruito la storia dell'arcivescovo John Ford Stober, che si era distinto per meriti eccezionali. Durante il suo mandato, che durò dal 1587 al 1593, trecentocinquantotto streghe furono bruciate o impiccate. La presente storia è tratta dall'opera di Peter Brienfield e precisamente dal suo diario del XVI° secolo." (Voice over)

 

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Stravagante esordio in regia del francese Maxime Debest, anche autore della sceneggiatura. Due fanciulle porno... così sembra essere stato pensato come via di mezzo tra horror (nel film sono presenti anche irrealistici e caotici rituali satanici) ed erotico. A carattere soft è circolato in patria come Les fleurs du diable, titolo che fa riferimento a una canzone presente nel film. Ad ogni modo è più celebre nella sua veste hard, persino in Italia, essendo uscito anche in home video come Medioevo erotiko. Edizione che presenta un doppiaggio professionale d'epoca, quello appunto originale di Due fanciulle porno... così, circolato nelle sale attorno al 1980.

La protagonista principale è Alice Arno - strega qui parecchio sadica, che se ne va in giro per il bosco munita di arco e frecce (esattamente come ne La comtesse perverse di Jesùs Franco) - quell'anno (1975) al culmine dell'attività, essendo apparsa in ben otto film di vario tipo (tra i quali: La ragazza del Golden SaloonIl torcinasoLa felicità nel peccatoSequestro a mano armata e soprattutto nel porno-western di Jean Marie Pallardy: L'arrière-train sifflera trois fois). Va detto che nel film non è coinvolta in scene esplicite, nonostante reciti spesso senza veli.

Due fanciulle porno... così è al limite del guardabile, il montaggio è approssimativo e non segue uno sviluppo temporale logico degli eventi, inoltre presenta tre o quattro veloci inserti (realizzati da controfigure) che lo confinano nella limitata nicchia di film a luce rossa. Curioso invece il finale, con una violenta scena inattesa che lo avvicina alla filosofia sexploitation di Joe D'Amato. Si intuisce però che le intenzioni di Debest erano comunque altre. Come poi dimostra anche con la seconda regia (la commedia Sexuella, 1976), prima di sprofondare definitivamente nel cinema per adulti girando una decina di film sino al 1983, anno in cui chiude la poco brillante carriera di cineasta con un horror poco (o per nulla) conosciuto, dal titolo Lock.

Due fanciulle porno... così andrebbe visto nella sua veste originale (soft) e in un riversamento possibilmente più decente (quello che circola è di una qualità così bassa da essere al limite del visibile) per essere valutato in maniera più obiettiva. Anche se la scarsa fotografia, le scontate location boschive e le scadenti interpretazioni ne determinano un profilo abbastanza ben definito. Ossia, quello di film veramente brutto.

 

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Due fanciulle porno... così: bozzetto originale per il manifesto cinematografico 

 

"Nel Medioevo ci si costringeva alla salvezza, si credeva energicamente: il cadavere andava di moda; la fede era allora vigorosa, indomita, amava il livido e il fetido, sapeva qual beneficio si potesse ricavare dal putrescente e dall'orrido. Ai nostri giorni, una religione edulcorata si preoccupa soltanto di fantasmi cortesi." (Emil Cioran)

 

F.P. 16/05/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 78'34")

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