Regia di Mark Piznarski vedi scheda film
Il film è molto semplice, e ricattatorio: le scene strappalacrime sono molte e per tutti i gusti (tra figlia morente e padre, tra padre e madre, tra ragazza e il nuovo ragazzo, tra lei e il suo ex). Tutti che piangono, tutti che dicono frasi più grosse di loro, ecc. Ma almeno è un film che nella sua leggerezza si fa vedere, anche perchè attraversa i luoghi comuni, seppur banalizzandoli parecchio, del nostro mondo giovanile fatto di indecisioni, fughe e ritorni. Insomma, un “polpettino” romantico per una serata spensierata ed estiva.
Ma se il film deve essere visto e apprezzato, è solo per il sempre immenso Josh Hartnett. Qui nel ruolo dell’ex-fidanzato che sacrifica il suo amore per vedere la sua amata felice, anche se tra le braccia del rivale. Chris Klein patetico. La Sobieski impacciata (forse era ancora alle prime armi). Ma lui, Josh Hartnett, penalizzato da un ruolo che sul finale scade nel patetico, risulta comunque il più in forma di tutti. L’unico che sa dare sfumature cinematografiche al proprio personaggio, perchè lui, e non mi stancherò di ripeterlo, è immediato e fresco nella sua recitazione. Tenerezza e durezza fanno a pugni in questo grande attore, così come fanno a pugni in me, o in altri grandi nomi che amo come Hackman, Eastwood, ecc...
Un film semplice, e un po’ troppo sentimentale, che però ci da una nuova occasione per apprezzare Josh Hartnett, l’unico capace oggi, di tradurmi sul grande schermo.
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