Regia di Patricia Rozema vedi scheda film
Il problema di questo Mansfield Park non è certo il fatto che sia un film per la Tv della BBC (dietro c’è anche l’americana Miramax) ma che racconta ciò che vuole, come vuole, senza però interessarsi a nulla.
La regista che è anche la sceneggiatrice dell’opera viaggia in un mondo parallelo, spingendo fuori dal proprio romanzo Miss Jane Austen, con anche una certa arroganza e spocchia.
Inserisce pezzi di storia (probabilmente direttamente dalla biografia dell’autrice) modifica il carattere dei personaggi, ne elimina alcuni e ne aggiunge altri a suo piacimento.
Un pò come se alla ricetta delle lasagne, tenessimo si le lasagne (ma di pasta secca), aggiungessimo il ragù fatto rigorosamente con carne di tacchino e dell’ottimo ketchup. Aggiungiamo una crema di ceci e poi buttiamo tutto nell’immondizia assieme a questo film.
Gli attori fanno quello che possono, dato che probabilmente è stato dato loro il copione e poi chi si è visto si è visto.
Al film manca tutto e per più di un’ora è un semplice racconto che vale meno di un audiolibro. Dal punto di vista della fotografia della macchina da presa non cambia nulla: tutto lineare senza nessun tipo di enfatizzazione.
A tre quarti di pellicola la regista ha uno scompenso cardiaco probabilmente e ha un sussulto con la mdp che schizza prima su, poi giù e quindi a destra: un pò come noi quando abbiamo preso in mano il primo telefonino con registratore video e non sapevamo come fare.
Negli ultimi 20 minuti la regia si sveglia dal torpore e parte di figure poetiche, immagini significativi e ricami del tutto inutili.
Spettacolare le ultime due scene che vede probabilmente gli attori ripresi dopo aver letto il copione: tutti bloccati in stato di shock.
Ovviamente fotografia, musica e montaggio non sono pervenuti, hanno preferito andare al pub a bersi una birra.
Mansfield Park è’ un’occasione persa per dare onore a questa grande scrittrice.
Piccola nota positiva le due attrici protagoniste (O’Connor e Davidtz) se la cavano bene, anche se non possono fare miracoli
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