Regia di Mark Herman vedi scheda film
Laura, detta “Little Voice”, non esce mai dalla sua cameretta, che è tutto il suo mondo: semplice, pulita e piana di oggetti preziosi, i vecchi dischi di un padre adorato, ma perso troppo presto.
E cosa c’è di meglio s non imitare alla perfezione le voci delle artiste più amate dal papà?
Little Voice è una commedia musicale agrodolce, tenerissima e stravagante, un po’ favola e un po’ triste fotografia di una vita reale squallida e sconfortante nella piccola provincia inglese.
Un film insolito, da non perdere soprattutto perché è il palcoscenico su cui si esibisce un gruppetto di formidabili attori in ruoli bizzarri ma irresistibili.
Davvero brava, soprattutto se si considera che è veramente lei a cantare.
Gli mancava solo l’allevatore di piccioni! Ebbene si, gli riesce bene anche questo, il ruolo del timidissimo e imbranato elettricista/amante dei piccioni. A guardarlo in faccia, quei capelli incollati in testa e l’espressione esitante e sommessa, non si riesce quasi a credere che sia lo stesso Ewan che ha infiammato il pubblico con Moulin Rouge o con personaggi trasgressivi e affascinanti. McGregor è un mito!
Debordante: perennemente ubriaca, sguaiata, sciattona, logorroica, volgare….fantastica!
Messo da parte il suo tipico aplomb, eccolo alle prese con un ruolo sgradevole ma simpatico. L’impresario (fallito) imbroglione, sordido, losco e playboy. Uno spasso!
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