Mademoiselle de Chartres, diventata moglie del Cléves, confida alla sua amica suora: «Possiamo controllare i nostri sentimenti, non evitarli». Per lei solo la fuga in Africa, in una zona di guerra, come racconta in una lettera, è la certezza di stare al sicuro dal suo unico e vero amore.
Note
Il romanzo "La Principessa di Cléves" scritto con mano leggera da Madame de La Fayette nel 1678 viene riletto, in modo magnifico da Manoel de Oliveira, uno dei pochi autori in attività il cui talento non è sfocato dall'età. Il regista portoghese sposta questa storia ai nostri giorni, ma cancella molti riferimenti contemporanei.
Mademoiselle de Chartres (Chiara Matroianni) è sposata con Monsieur de Clèves (Antoine Chappey), un medico molto affermato. Non è propriamente innamorata di lui ma gli è ostinatamente fedele, anche quando si innamora perdutamente del popolarissimo cantante pop Pedro Abrunhosa (che interpreta se stesso). Riesce a controllare la liceità delle sue azioni di moglie… leggi tutto
E' un romanzo d'altri tempi (il testo originale è del diciassettesimo secolo), traslato efficacemente ai giorni nostri dal sempre raffinato gusto estetico ed espressivo di De Oliveira. 91enne, ma per nulla intimidito o rassegnato al peso degli anni, il regista portoghese mette in scena le vicende - viste più da un punto di vista cerebrale, di riflessione che sul piano concreto - di… leggi tutto
Il cinema di Manoel de Oliveira è come un saggio di filosofia che va letto poco alla volta, senza fretta e senza la pretesa di voler capire tutto e subito. Ha l’intimità di un circolo aperto ai soli…
Mademoiselle de Chartres (Chiara Matroianni) è sposata con Monsieur de Clèves (Antoine Chappey), un medico molto affermato. Non è propriamente innamorata di lui ma gli è ostinatamente fedele, anche quando si innamora perdutamente del popolarissimo cantante pop Pedro Abrunhosa (che interpreta se stesso). Riesce a controllare la liceità delle sue azioni di moglie…
Quante volte vi siete chiesti: "SE LO AVESSI DETTO PRIMA" parole che magari si volevano dire ad un amico, un parente, o comunque una persona vicina ma non lo avete fatto subito rendendovi conto che poi era tardi per…
Lo stile di Manoel de Oliveira è una corposa eleganza morbidamente avvolta di raffinato sentimento. In questo film l’amore segreto, con i suoi sguardi furtivi, gli incontri mancati, i pensieri trattenuti, è una delicata melodia di sottofondo, che sottolinea il discorso morale con accordi appena accennati, ma carichi di un’intensa espressività emotiva. La musica,…
E' un romanzo d'altri tempi (il testo originale è del diciassettesimo secolo), traslato efficacemente ai giorni nostri dal sempre raffinato gusto estetico ed espressivo di De Oliveira. 91enne, ma per nulla intimidito o rassegnato al peso degli anni, il regista portoghese mette in scena le vicende - viste più da un punto di vista cerebrale, di riflessione che sul piano concreto - di…
Un adattamento in epoca moderna (ma non attuale, né in una data precisa: costumi, case, usi e spettacoli variano per tutto il secolo) de La princesse de Clèves. Meno noioso e meno gratuito di altri di Oliveira, centrato su temi e ossessioni del giansenismo e sul contrasto corneillano tra dovere e passione, tipici dell’epoca. Il cantante Pedro Abrunhosa non sembra giustificare una passione…
Un bellissimo film letterario e teatrale, statico con magnifici e intensi piani-sequenza: Oliveira adatta il romanzo di M.me de La Fayette traendone dialoghi elegantissimi e mai leziosi o ampollosi, dirige con malinconia e precisa discrezione, alterna romantiche note schubertiane eseguite dalla grande Maria Joao Pires alle esibizioni rock di Pedro Abrunhosa creando un effetto di distanza che…
Due nuovi simboli della sinistra italiana.
1. Harry Potter. Grazie all'ultimo capitolo uscito al cinema della saga del maghetto più famoso del globo, abbiamo capito quella cosa che già ci balenava in testa da…
Una rilettura di un famoso romanzo della fine del seicento. Di solito queste riletture sono sempre arbitrarie, qui invece si riesce ad entrare nel vivo della coscienza e dei sentimenti in maniera più vicina a noi. Il film è bello,interessante e riflessivo, ma pecca di didascalismo (come diversi films di Olivera), quei capitoletti scritti in francese e letti in italiano, oppure il…
Racconto morale dal passo lento e dal manto aristocratico: estenuante, pura, sofferta ed essenziale, e' un'opera che tratta diversi temi tra cui il senso di colpa, il rapporto tra carne e spirito, il significato dell'Amore, il Male di vivere. Siamo dalle parti dell'asceta Dreyer, ma senza la sua disarmante profondita'. Deboli gli interpreti.
Forze innaturali e tuttavia innestate in procedimenti ben delineabili attraverso il trasporto e la partecipazione. Suggestioni letterarie rese vive dalla mano di affrescatori e di redattori di sensazioni pungenti.…
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Commenti (1) vedi tutti
Bello, Chiara Mastroianni e' molto brava, ma di De Oliveira preferisco sempre "Un film parlato".
commento di ligeti