Regia di Ted Demme vedi scheda film
Dopo “Le ali della libertà” e “Il miglio verde”, ma un attimo prima dei Coen, arriva sugli schermi “Life”, una storia carceraria all black, che vede protagonisti Eddie Murphy e Martin Lawrence. I due si detestano però sono costretti a fare un viaggio insieme da New York al Mississippi per caricare whisky di contrabbando, ma una carogna di sceriffo bianco li incastra in un omicidio e sono condannati all’ergastolo. È il 1932, nel braccio 8 del penitenziario dello Stato c’è posto solo per i neri ed è lì che si accomodano Ray e Claude. Dopo 65 anni, tra continui battibecchi e rappacificazioni mentre nel mondo accadono tante cose, i due, invecchiati straordinariamente da Rick Baker, si prendono finalmente una meritata rivincita. “Life” prende quota lentamente, ma quando trova il suo ritmo si seguono piacevolmente le peripezie e lo svanire dei personaggi nel corso del tempo, costretti a volare con la fantasia per non morire dentro, un po’ come accadeva a Guido/Benigni in “La vita è bella”.
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