Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Ennesimo episodio delle disavventure dell'agente Giraldi, il solito tripudio di cafonaggine, azione, volgarità, violenza. E comicità, chiaramente: qui oltre a Bombolo-Venticello c'è lo stesso Milian ad interpretare un ruolo spiccatamente comico, ovvero quello del cinese Ciu Ci Ciao (complimentoni per la fantasia dei nomi). La xenofobia così non si spreca: oltre ad un uso smodato del termine spregiativo 'mongoloide', c'è la più classica serie di luoghi comuni sui cinesi che si possa immaginare al 1981 (per lo meno, viene da pensare, il cliente mangia cianuro e non cane fritto). Qua e là è piuttosto triste, ma è del resto lo specchio degli anni che correvano - da lì in avanti ci sarebbe stata soltanto una degenerazione dei costumi, d'altronde. L'intreccio è comunque decente, il ritmo pure.
In un ristorante cinese, durante la momentanea assenza del titolare, un cliente viene trovato morto avvelenato. Indagherà il rude Nico Giraldi, nonostante una gamba ingessata. E non solo troverà il colpevole, ma sventerà anche un rapimento: quello ai danni di sua moglie e di suo figlio.
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