Regia di Lynne Ramsay vedi scheda film
Così puro, così minimale, così diretto, così nudo e così grandiosamente acerbo; eppure, in fondo, già così ambizioso e coraggioso. Come se avesse in nuce già una precisa idea di Cinema; già un (im)preciso sguardo cinematografico. Come se fosse un'opera proto-dolaniana, dagli impertinenti, innocennti ed irrefrenabili richiami stilistici lynchiani. Un lungometraggio di una belllezza rara, che si affaccia nell'(in)umano abisso koriniano, senza mai, però, farsi inghiottire da esso; ne rimane, invece, distante, preferendo, (solo) alla fine, annegare. Affondare delicatamente e gloriosamente. Brillare e risplendere, come una stella cadente, una prima e un'ultima volta. Ed esprimere un desiderio. E sognare per la prima, ed ultima volta. Per sempre. Per sempre...
Per chi scrive, il miglior film della Ramsay.
[7,5 / 10]
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta