Regia di Mark W. Curran vedi scheda film
Indie girato in massima economia, sulla base di una sceneggiatura inconcludente. Hoodman, né thriller né horror, si inserisce nella corposa serie di film ispirati da leggende metropolitane, riconducibili in senso generale al mito del boogeyman.
Ariana (Madison Spear), non solo ha perso il marito - reduce di guerra che ha scelto il suicidio per dimenticare gli orrori vissuti - ma a causa di una distrazione durante la guida, mentre è in compagnia del piccolo figlio Joshua, ha un grave incidente. Riprende i sensi in ospedale, dove medici e polizia la confortano per la perdita del bambino. Ariana, contro ogni logica, inizia a sostenere che il piccolo non è morto ma è stato rapito da Hoodman, creatura di una leggenda metropolitana, dalla figura d'uomo con mantello nero e cappuccio che rapisce bambini. Tornata a vivere dai genitori, Ariana indaga scoprendo che altre persone affermano di aver perso i loro figli a causa di Hoodman. In particolare Frank Hackman (Jack James), personaggio sospettato dal detective Lenny (Brock Morse) di essere in realtà responsabile delle sparizioni.
Va bene che siamo di fronte ad un indie girato ai minimi termini in fatto di budget, ma qui anche le idee, per lo più in derivazione dal mito del boogeyman e da una banale leggenda metropolitana, sono davvero assenti. Se già diventa difficile credere alle convinzioni della protagonista - dato che il corpo del piccolo è stato recuperato (non è quindi sparito e non ci sono dubbi sul fatto che sia purtroppo deceduto) - ancor più arduo diventa seguire una sceneggiatura scritta senza coerenza, come dimostra un finale del tutto sconsolante (per quanto inconcludente). Recitazioni al limite di guardia, anche da parte della protagonista che, stando alla dimensione dei bulbi oculari, ha un look da primato in fatto di occhi anomali. Quelli sì inquietanti, a differenza del film che mai, neppure per un secondo, riesce a creare tensione. Gli effetti speciali sono ovviamente una chimera per il regista Mark W. Curran, costretto così a disimpegnarsi con un cast d'attori più o meno amatoriale, che torna a distanza di cinque anni (dopo il flop Abandoned dead) a dirigere un horror solo nelle intenzioni. Più drammatico, di fatto, date le vicissitudini al limite della scalogna che hanno contrassegnato il passato di Ariana. Consigliato a chi non sopporta gli horror...
"Non è possibile essere una madre perfetta.
Ma ci sono milioni di modi per essere una buona madre."
(Jill Churchill)
Trailer
F.P. 18/05/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 98'01") - Data del rilascio internazionale: 01/05/2021
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