Regia di Alice Rohrwacher vedi scheda film
MUBI
In soli 7 veloci minuti la brava regista di Corpo Celeste, Le meraviglie e Lazzaro felice, ci racconta in prima persona il disagio di non poter comunicare, se non da distante, utilizzando una vecchia telecamera ed una pellicola scaduta trovata in giro per casa.
Poco tempo utilizzato senza fretta, tramite un racconto pacato e schietto che segue il corso naturale coerente col ritmo della vita di campagna, tenace ma tutt'altro che ossessivo.
Questo disagio è causato dalla pandemia che crea distanze inevitabili, fisiche e morali. Attorno alla casa di campagna di Alice, si diramano quattro strade orientate osservando i punti cardinali: ognuna porta fino alla dimora, semplice ma dignitosa, di un vicino di casa.
Da ognuno di costoro, persone schiette ma di cuore, Alice ha imparato valori e modi di comportarsi che le hanno insegnato a vivere e a rapportarsi con gli altri e con quella natura che da sempre è parte integrante del suo vivere e fare cinema.
Ancora una volta emerge schietta e prorompente, sincera e senza edulcorazioni forzate, la passione ed il rispetto che la registra prova per la campagna e la sua gente, e gli animali che circondano e danno carattere a questo contesto.
Elementi cardine, tutti assieme, di un proprio cinema orgogliosamente concentrato sul mondo contadino, e del proprio stile inconfondibile, della propria poetica artistica.
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