Regia di Brian Farmer vedi scheda film
Un paramedico di emergenza si lascia trascinare dalla discutibile scelta di "dare sollievo", in punto di morte, a pazienti in agonia. Un esordio dal contenuto impegnato, ma dall'esito cinematografico poco efficace.
Haylee (Katie Leclerc), paramedico tecnico di medicina d'urgenza, soffre di disturbo da stress post-traumatico dovuto alla continua necessità di fare scelte cruciali in una frazione di secondo, con pazienti sempre in bilico tra la vita e morte. Una notte, durante una telefonata di routine, deve prendere una decisione morale e gestire l'ennesima situazione di emergenza, durante la quale aiuta una giovane drag queen a morire. La sua decisione apre una scatola di Pandora che porta Haylee a confondere i confini tra ragione e follia, spingendola a utilizzare con ciclica cadenza dosi di Nembutal per dare sollievo, tramite iniezioni letali, alle sofferenze dei pazienti soccorsi. Confusa anche dall'uso di droghe, Haylee arriva a spingersi oltre, cercando ed eliminando soggetti ritenuti meritevoli di essere giustiziati.
"Forse puoi avere la tua pace, dando agli altri la loro..."
Brian Farmer decide di esordire con un film drammatico dalle forti potenzialità, trattando il delicatissimo tema dell'eutanasia con certa profondità di analisi. Katie Leclerc interpreta questo ruolo "maledetto" dando giusto spessore e carattere al personaggio, ma tecnicamente Blue call soffre di un'impostazione grafica scadente con una fotografia poco efficace e del tutto irreale, come dimostrano le scene girate in ambulanza, dal taglio del tutto teatrale. Scenografie del tutto inverosimili fanno da sfondo a scelte dei personaggi tavolta incomprensibili, mentre le indagini della polizia sull'attività illegale di Haylee vengono inappropriatamente congelate. Le intenzioni di Farmer sono notevoli, a differenza del mediocre risultato finale. Blue call non è dunque un horror, nonostante la veloce deriva finale nel thriller, e procede senza brillanti trovate estetiche (e ancor meno effetti speciali) come un modesto film televisivo, adatto ad ogni tipo di pubblico.
"La maledizione del dover morire dovrà diventare una benedizione: che si possa ancora morire quando vivere è insopportabile." (Elias Canetti)
F.P. 08/05/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 81'26") / Data del rilascio USA: 04/05/2021
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