Regia di Joe D'Amato vedi scheda film
Confuso e poco convincente titolo della serie "esotica" (quattro film, diventati sei, realizzati in dodici settimane a Santo Domingo) prodotta dalla Kristal Film e diretta da Joe D'Amato.
Eva (Laura Gemser), legata alla ballerina Iris (Annj Goren) da una relazione omosessuale, scopre che la stessa è morta a causa di un overdose. Sospettando che la causa del decesso sia in realtà opera del marito di Iris, Steve (Gabriele Tinti), Eva si reca ad Hong Kong, dove il "Console" (Manlio Cersosimo) e la sua compagna Elizabeth (Dirce Funari) gestiscono un traffico di droga a livello internazionale. All'organizzazione è legato anche Steve. Eva apprende di come Iris fosse succube dell'uomo, che la costringeva a prostituirsi e a spacciare. Con il supporto di una giornalista (Michele Starck), Eva organizza una vendetta, ma il suo obiettivo principale rimane quello di punire il responsabile della morte di Iris.
Realizzato da Joe D'Amato, dietro sceneggiatura di Giacinto Bonacquisti, su set caraibici assieme a un'altra mezza dozzina di pellicole per conto della "Kristal film". Massaccesi utilizza in parte sequenze girate nelle pellicole precedenti, con riciclo di scene da Eva nera ('76). Particolarmente lungo e spesso noioso, con una storia mal sviluppata (ripetuti sono i passaggi avanti e indietro nel tempo), si tratta di un film vero e proprio (ossia non solo a luce rossa), con un taglio avventuroso e un intreccio da noir.
Porno esotic love: Manlio Cersosimo e Dirce Funari
Saltuariamente D'Amato inserisce qualche scena hard (per lo più - ad esclusione della sequenza inziale con la Goren sulla spiaggia in compagnia di due neri - a carattere "orale") sempre interpretata dalla Goren (nella scena della fellatio a Cersosimo appare evidentemente disgustata), unica attrice del cast che si spinge nel porno. Particolarmente attraente appare invece Dirce Funari, all'epoca interprete coinvolta nelle produzioni spinte di Massaccesi senza però mai partecipare attivamente all'azione. Qui è protagonista della scena più erotica in assoluto, che la vede accoppiarsi alla Gemser su una spiaggia. I loro corpi, accarezzezzati da un luce morbida e con sole all'orizzonte, rivelano forme armoniose e perfette.
Dirce Funari (foto dell'epoca)
Nel complesso si tratta di un'operazione in gran parte deludente, per ogni tipo di pubblico: come hard non funziona affatto (troppo poche e mal girate le scene spinte), mentre la contorta sceneggiatura non aiuta lo spettatore occasionale a seguire una storia che poteva essere sintetizzata molto meglio. Mediocre anche la colonna sonora, opera dell'altrimenti ottimo Alessandro Alessandroni, con brani tipo Sensualità o pezzi latino americani (Morricone e Alessandroni) tratti da Il giro del mondo degli innamorati di Peynet. Per chi scrive è il titolo peggiore del lotto erotico/esotico del regista.
"Esistono luoghi che ci chiamano, magari anche da molto lontano. Non ne conosciamo la ragione ma, ancora prima di averli visti, sappiamo che seguendo il loro richiamo ritroveremo un pezzo della nostra anima." (Silvia Montemurro)
F.P. 09/05/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 99'10")
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