Regia di Jeremy Podeswa vedi scheda film
Un incrocio di cinema fra Kieslowski ed Egoyan (molto vicino al regista essendo canadese). Storie che si collegano fra loro, attraverso i sensi umani, ma senza forzature e con un sottile filo rosso che non disturba, unica cosa che disturba è il titolo troppo chiaramente allusivo, indice di poca fantasia sintetica. La riflessione sul dolore umano, lo scontro di incomunicabilità che ci avvolge, colpisce in maniera davvero toccante, ma sempre con un tatto ed una leggerezza che incanta. La storia è poi condita con la sparizione di una bambina che fa esplodere le vicissitudini dei personaggi.La semplicità e la linearità fa parte delle prerogative del film, che affrontà però argomenti non facili, ma proprio per questo il film è riuscito.
Personaggi che si legano attraverso i cinque sensi e non solo
Da ricordare in ruolo non piccolo Marco Leonardi, attore non male che fa la parte di un Messicano
Ottima prova con il suo nervossimo che la caratterizza, e con le sue scelte sempre attente
Il ruolo del francesse scapapto dalla patria e che sta per diventare sordo. Un ruolo davvero sorpredente
Ottima prova di questo regista che si produce anche da solo
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