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I cinque sensi

Regia di Jeremy Podeswa vedi scheda film

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La recensione su I cinque sensi

di bradipo68
8 stelle

I cinque sensi:quelli che ci hanno insegnato alle scuole elementari qui si trasformano nello spunto di un film in cui,come sottolineato dalla scheda aleggiano come nomi tutelari quello di Kieslowski(innanzitutto) e quello di Altman(in fondo se questo film lo avessero intitolato Canada oggi non sarebbe stato molto diverso).Certo Podeswa non è paragonabile nè al regista polacco nè a quello americano decisamente dotati di un'altra profondità ma questo film  può essere considerato un ottimo surrogato del cinema dei due autori sopra citati.Quello che colpisce di questo film è il suo respiro europeo,i personaggi e le loro rispettive storie si sfiorano,il trait d'union è la scomparsa di una bimba di tre anni nel parco di fronte al condominio in cui abitano i cinque personaaggi che stanno progressivamente perdendo uno dei cinque sensi,il più delle volte fondamentale per il loro lavoro.Jeremy Podeswa governa bene senza strafare la materia narrativa con una regia invisibile ma che riesce a raccordare armoniosamente le varie anime del film.Il tema di fondo è l'inquietudine che non permette di vivere serenamente nonostante magari ci siano tutti i presupposti e l'incomunicabilità,l'estrema difficoltà a comunicare,a raccontare se stessi,a interagire con gli altri individui.E'molto importante anche il discorso linguistico che viene inevitabilmente perso con il doppiaggio:ci sono candesi francofoni e anglofoni,ci sono vecchiette italiane che parlano italiano sull'autobus. C'è uno dei protagonisti di una delle sottotrame del film(che verte proprio sulla difficoltà di comunicare anche per una quasi insormontabile barriera linguistica),Roberto, che parla solo italiano e pochissimo inglese(nell'edizione doppiata sia lui che le vecchiette di cui sopra parlano spagnolo).Imperativo vederlo in versione originale.Anche per soprassedere su un doppiaggio veramente pedestre....

Su Jeremy Podeswa

senza strafare riesce a farsi ben volere per la sua regia praticamente invisibile

Su Gabrielle Rose

piuttosto brava nel proporre la sua fragilità

Su Philippe Volter

bravo

Su Pascale Bussières

ok

Su Mary-Louise Parker

brava oltre che decisamente bella

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