Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Uno scrittore in cerca di ispirazione comincia a seguire gente a caso per strada, fin quando non si imbatte in un ladro che lo coinvolgerà nelle sue attività. Primo e fulminante esordio di Nolan, pellicola di ottima fattura tecnica pur se realizzata con budget molto lontani da quelli che arriveranno in futuro.
Following è il biglietto di presentazione di Nolan e contiene tutti i requisiti per mostrare al pubblico - e alle major hollywoodiane - il talento di cui fosse dotato. C'è una grande tecnica alla base e si nota tutta, pur col limitato supporto di un budget modesto; Nolan si occupa praticamente di ogni cosa (soggetto, sceneggiatura, fotografia, montaggio, riprese), sceglie un trio di protagonisti dall'ottimo impatto scenico, calibra ottimamente i tempi e confeziona un prodotto che già contiene elementi portanti della sua produzione successiva, come la predilezione per le atmosfere claustrofobiche e introspettive. Molti hanno ravvisato somiglianze con Von Trier, dal punto di vista tecnico è esatto ma sul piano dei contenuti ho subito pensato a Ferro 3. C'è una fondamentale ritualità nelle fasi di studio e infrazione degli appartamenti, se in Ferro 3 si rispetta l'ambiente violato, qui si scombinano degli elementi per sconvolgere il proprietario, indurlo a percepire la mancanza o la variazione di un qualche oggetto, costringerlo a interrogarsi sullo stesso ("perché lo avevo ancora con me?" "era davvero importante?"). Insomma la struttura dei dialoghi è articolata e complessa, fa parte integrante della trama stessa e servirà a sbrogliarla nel finale ad effetto. Un piccolo gioiellino che merita sicuramente di esser visto.
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