Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: FOLLOWING
Tra le cose positive dell’uscita di Oppenheimer, c’è l’interessante e coraggiosa operazione a firma Movies Ispired che porta nei cinema italiani l’opera prima dell’allora 28enne Christopher Nolan.
L’uscita in quasi concomitanza con l’ultimo film del regista britannico vuole essere un vero e proprio regalo ai tanti fan e appassionati del Nolan pensiero, il completamento dell’album di figurine. Un po' come trovare “Pizzaballa”.
Following è un film piccolo sotto tutti gli aspetti soprattutto confrontando la sua successiva filmografia.
È un film a bassissimo budget, girato solo nei weekend perché buona parte del cast in settimana doveva lavorare.
È un che dura poco rispetto la media “Nolan”, 70 minuti intensi che condensano tutto.
Following ricorda quei thriller alla “Alfred Hitchcock presenta”, con storie incredibile e un finale che ribalta tutto lasciandoti senza fiato.
Il film si apre con la fine, con il racconto di come sono andate le cose da parte del protagonista ad uno sconosciuto o così sembra.
Bill è uno squattrinato aspirante scrittore, vive di sussidio di disoccupazione e per trovare la storia che potrebbe svoltare la sua carriera segue persone per strada. Ne osserva i movimenti, ne spia le consuetudini, vede dove abitano per poter fantasticare la loro vita.
Un giorno uno di loro, Cobb decide di affrontarlo in una caffetteria e senza neanche volerlo si trova in una storia più grande di lui.
Cobb è un topo di appartamenti che ruba di tutto e che si diverte a disseminare indizi che potrebbero creare problemi personali alle persone derubate.
Bill ne rimane affascinato e giorno dopo giorno diventerà prima un ladro lui stesso, poi ammaliato dalla Dark Lady di turno e infine impelagato in un caso di omicidio.
Tutta questa storia non segue i canoni del racconto ufficiale ma anticipa i salti temporali che caratterizzeranno l’opera successiva che lancerà Nolan come Regista Culto ossia Memento.
Rigorosamente in bianco e nero e girato in 16 mm anche per rimanere nel budget iniziale, Following è un’interessantissima opera prima che ricorda il primo Kubrick e le atmosfere noir dei libri di James Cain con tanto di discesa agli inferi e finale maledetto annesso.
Un’esperienza che bisogna assolutamente fare prima di vedere l’attesissimo Oppenheimer.
Voto 7,5
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