Regia di Márta Mészáros vedi scheda film
Due donne di età e ceto sociale completamente differenti si incontrano nell'ostello per donne senza fissa dimora che la più matura delle due, la ancor bella quarantenne Mari, dirige da tempo. L'altra donna è la giovane ribelle July, che, in fuga dal marito alcolizzato assieme alla figlioletta, chiede ed ottiene riparo nella struttura, suscitando sempre diatribe e situazioni di difficoltà a causa del suo comportamento intollerante e attaccabrighe, Additata anche come ladra, la giovane viene scagionata dalla direttrice nel momento in cui questa torna da un viaggio verso casa dovuto alla morte improvvisa dell'anziana genitrice.
Da quel momento tra le due donne nascerà un'amicizia ed un legame profondo che le renderà complici di un'intesa in grado di giovare ad entrambe. Fino a far rendere conto alle due che la situazione affettiva più disagiata e bisognosa di una svolta non è quella della giovane July nei confronti del suo focoso marito alcolizzato, comunque uomo pur sempre innamorato della sua consorte, e da costei ricambiato nonostante le difficoltà che le sue frequenti ebbrezze comportano nella vita di coppia.
Mari si renderà conto che il suo matrimonio è in stallo e che il marito non prova per lei quei sentimenti genuini e vitali che il pur problematico consorte della sua amica manifesta senza pudore e con deliberato ardore quasi animalesco.
Marta Meszaros, forte di un cast in cui ritrova due tra i suoi attori feticcio (Lili Monori e Jan Nowicki) assieme alla diva franco russa Marina Vlady (una Mari ancor seducente e prosperosa, alla prese con la messa in discussione della propria unione coniugale con un marito distante non solo fisicamente), non perde occasione per mettere alla berlina amori difficili dalla vita travagliata e matrimoni di facciata in realtà ben più senza speranza delle unioni burrascose che caratterizzano le unioni tra poveri e infelici, che tuttavia, nelle difficoltà a cui vanno incontro, sanno ritrovare quel calore e quel sentimento che nella società benestante si sono raffreddati fino a rimanere un pallido ricordo di un passato senza ritorno.
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