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Belfast

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Regia di Kenneth Branagh

Con Jude Hill, Jamie Dornan, Caitriona Balfe, Ciarán Hinds, Judi Dench, Lara McDonnell, Gerard Horan, Turlough Convery, Brid Brennan... Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (9)

Trama

Nell'Irlanda del Nord di fine anni Sessanta, il giovane Buddy vive in contesto fatto di lotte della classe operaia, cambiamenti culturali e violenza settaria. Sogna un futuro che lo porterà lontano ma nel frattempo trova consolazione nei carismatici genitori e nei suoi arzilli e fiabeschi nonni.

Approfondimento

BELFAST: I TUMULTI DI FINE ANNI SESSANTA ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UN BAMBINO

Diretto e sceneggiato da Kenneth Branagh, Belfast racconta la storia di Buddy, un bambino di nove anni che nell'estate del 1969 ha ben chiaro chi è e da dove viene. Figlio della classe operaia di North Belfast, Buddy è un bambino felice, amato e al sicuro, protetto dal gran cuore della comunità in cui vive. A Belfast tutti conoscono tutti, almeno così sembra, e perdersi per le strade è difficile. Più facile per buddy è perdersi dentro a un cinema o davanti alla televisione a vedere i film americani o i programmi televisivi d'oltreoceano, in grado di trasportarlo nel mondo dei sogni. Tuttavia, mentre gli anni Sessanta volgono al termine e l'uomo muove i primi passi sulla Luna, gli ultimi giorni d'agosto per Buddy si trasformano in un incubo. Il malcontento sociale esplode con tutta la sua carica e i suoi tumulti: cattolici e protestanti da vicini di casa amorevoli si trasformano improvvisamente in nemici giurati.

Nonostante la sua tenera età, Buddy deve dare significato e senso al caos e all'isteria che hanno preso il sopravvento. Anche dentro casa tutto sembra cambiare: sua madre fatica a farcela mentre suo padre lavora lontano, in Inghilterra, per guadagnare i soldi necessari al sostentamento della famiglia. Avvezzo al cinema, Buddy sa cosa aspettarsi dai suoi eroi ma suo padre può essere davvero l'eroe di cui ha bisogno? Sua madre sacrificherà il suo passato per proteggere il futuro della sua famiglia? Come possono i suoi amati nonni essere tenuti al sicuro? E come può amare la ragazza dei suoi sogni? Le risposte si trovano nel viaggio avvincente, divertente, toccante e straziante di Buddy attraverso i disordini, la violenza, la gioia e la disperazione dei rapporti familiari e l'agonia del primo amore. Il tutto sarà accompagnato dalle danze, dalla musica e dalle risate che solo gli irlandesi possono raccogliere quando tutto va sottosopra.

Con la direzione della fotografia di Haris Zambarloukos, le scenografie di Jim Clay, i costumi di Charlotte Walter e le musiche di Van Morrison, Belfast è un film che nasce dall'esperienza personale dello stesso Branagh, nato a Belfast. "Belfast è una città piena di storie. Ho vissuto i tumulti sul finire degli anni Sessanta: è stato un periodo molto drammatico e violento. Mi ci sono voluti cinquant'anni per trovare il modo giusto per raccontare ciò che io e la mia famiglia abbiamo vissuto", ha dichiarato il regista, attore e sceneggiatore. "Può volerci molto tempo per capire anche le cose più semplici e trovare la giusta prospettiva di racconto. La mia esperienza personale è stata così messa al servizio della storia di un bambino che divine improvvisamente adulto e perde la sua innocenza. La Belfast del 1969 ha rappresentato una svolta per molti di noi. Come si vede anche all'inizio del film, era una città idilliaca prima dello scoppio dei disordini, che come uno sciame d'api hanno devastato la pace e l'armonia. Ricordo perfettamente come in un solo pomeriggio la vita di ognuno si è capovolta. Molti di noi ci siamo ritrovati chiusi in casa, impossibilitati a uscire, proprio come accaduto nel 2020 con la pandemia da CoVid. Confinamento e preoccupazione per te e per i tuoi cari erano simili a quelli di oggi".

"Per scrivere Belfast - ha proseguito Branagh - ho fatto riferimento al modo in cui Almodovar ha realizzato Dolor y gloria. L'ha definito autofiction: raccontava la sua vita ma in certa misura romanzata. Così ho fatto anch'io: ho raccontato Belfast attraverso gli occhi di un ragazzino, Buddy, che altri non è che una versione immaginaria di me stesso. In lui, ho proiettato la mia passione per il cinema, per i film e per la televisione, media che hanno avuto un forte impatto nella mia crescita e nello sviluppo della mia creatività. Buddy adora i western e Belfast da un giorno all'altro diventa come una cittadina del vecchio West, dove ci sono buoni contro cattivi. Mi auguro che le vicende di Buddy arrivino al cuore di tutti per come mescolano dramma, umorismo, dolori e gioie".

Il cast

A dirigere Belfast è il regista, attore e produttore Kenneth Branagh. Nato a Belfast nel 1960, Branagh ha esordito come attore teatrale a 23 anni entrando nella Royal Shakespeare Company e prendendo parte come protagonista a opere come Enrico V e Romeo e Giulietta. Al cinema esordisce come attore nel 1981 grazie… Vedi tutto

Trailer

Commenti (13) vedi tutti

  • La guerra civile nell’Irlanda del Nord rivisitata col filtro di una favola dai risvolti amari ma anche con la leggerezza del ricordo di un’infanzia felice. Davanti agli occhi di un bambino, che poi è lo stesso Branagh, scorrono episodi di violenza ma anche sogni a occhi aperti e spensierati. Commovente, nostalgico, ma forse un po’ troppo lieve.

    commento di Estonia
  • Film molto interessante, fotografia stupenda, attori bravissimi nella parte. Il dramma accompagnato da una buona colonna sonora ha presa sul pubblico, ma probabilmente il film troppo intimo e personale non riesce a volare a lungo.

    commento di cantautoredelnulla
  • Un film che, in tutta onestà, non mi ha suscitato alcun interesse.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Toccante e poetico.

    leggi la recensione completa di Carlo Ceruti
  • Un fascinoso b/n accompagnato dalla musica di Van Morrison, una buona regia e bella caratterizzazione dei personaggi, su tutti a mio giudizio il nonno. Una autobiografia con valore anche storico per capire le origini dell'IRA. Forse qualche teatralità di troppo sparsa qua e là, ma cribbio avercene di film così.

    commento di bombo1
  • Un discreto film di stampo autobiografico che si vede con discreto piacere...ma la colonna sonora di Van Morrison e' da Oscar....basta ascoltare il brano dei titoli di coda....sublime!!!

    commento di ezio
  • Non so perché ma quando c'è di mezzo Branagh non eso mai troppo convinta. La Balfe è veramente bella, il bianco e nero piacevolissimo, ma sostanza poca. Grande colonna sonora!

    commento di Paolabibi
  • Una buona regia non basta per sopperire alla scarna sceneggiatura. Sufficiente

    commento di gruvieraz
  • Dopo tanti blockbusters, torna l'Autore Branagh, con un frammento autobiografico sensibile e ispirato. Con Belfast (2021) - candidato stanotte agli Oscar 2022 - Kenneth Branagh ricostruisce la sua infanzia e si affranca momentaneamente dalle megaproduzioni raccoglisoldi e dagli adattamenti da Shakespeare, firmando un piccolo e virtuoso gioiello am

    leggi la recensione completa di lohengrin
  • Le discriminazioni xenofobe e razziali conseguenti al colonialismo inglese in terra d'Irlanda costituiscono i presupposti storici degli scontri sanguinosi fra i cattolici dell'IRA e i protestanti unionisti, avvenuti alla fine degli anni '60 dello scorso secolo.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Per Federico Fellini fu Amarcord, per Kenneth Branagh Belfast, i cari ricordi di gioventù.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • Raccontando una storia semi-autobiografica attraverso uno sguardo infantile, Kenneth Branagh confeziona un film un po' sentimentale e parecchio nostalgico, una pellicola che solleva il morale nonostante la drammaticità di diverse sequenze e che si fa voler bene per essere partecipata, personale, sentita e autentica. Voto: 7,5 su 10.

    leggi la recensione completa di port cros
  • Storia di un bambino che a nove anni ha dovuto capire che in quel mondo meraviglioso dove credeva di vivere c’era anche la guerra.

    leggi la recensione completa di yume
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

supadany di supadany
7 stelle

Imbottigliati nella tenaglia dei mille impegni che costringono a guardare sempre al presente e, al più, al futuro prossimo, rischiamo di dimenticare chi siamo. Di rimuovere le nostre origini nel nome di una globalizzazione sclerotica e condivisa, di scordare da dove veniamo, chi ci ha permesso di iniziare e poi completare il percorso di crescita, tutte quelle esperienze vissute sulla… leggi tutto

16 recensioni positive

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La recensione più votata delle sufficienti

alan smithee di alan smithee
6 stelle

16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE/ALICE NELLA CITTÀ - MIGLIOR REGIA  Belfast, estate 1969: la vita tranquilla di un sobborgo popolare ove tutti si conoscono e ove ogni bambino è libero di giocare nei cortili e nei giardini anche di altre famiglie, si interrompe a causa di un gruppo di facinorosi che inizia a provare insofferenza e poi disprezzo verso la… leggi tutto

4 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

barabbovich di barabbovich
3 stelle

Belfast, 1969. In un quartiere operaio abitato in prevalenza da cattolici repubblicani, vivono anche il piccolo Buddy (Hill), 9 anni, e la sua famiglia di protestanti in perfetta armonia con tutto il vicinato. Ma il padre di Buddy, un infingardo che lavora in Inghilterra, vorrebbe portare via da lì i suoi congiunti e metterli al riparo dalla guerra civile. Per Buddy, che è peraltro… leggi tutto

2 recensioni negative

2024
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Trasmesso il 1 agosto 2024 su Iris
Trasmesso il 31 luglio 2024 su Iris

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berkaal di berkaal
6 stelle

Le premesse sono ottime: Irlanda, Belfast, 1969, The Troubles. La fotografia è sontuosa, un bianco e nero da grande autore, ottime inquadrature e scenografia bellissima anche se in alcune scene appare un po' patinata. Cast di grande levatura soprattutto per la presenza di Judi Dench, alla quale Branagh ha opportunamente lasciato la chiusura della pellicola, ma anche Ciaràn Hinds…

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2023
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Stanley64 di Stanley64
7 stelle

Credo si possa dire che traspaia tutta la nostalgia del regista verso un tempo ormai perduto, in cui si poteva vivere in armonia a dispetto delle diverse convinzioni religiose, il tutto visto cogli occhi di un bambino per cui ancora piu' "puro". Sono d'accordo con altro utente che i personaggi piu' centrati quelli di Hinds e Dench, mentri la scelta degli attori che interpretano i genitori non mi…

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YellowBastard di YellowBastard
7 stelle

Nella città di Belfast, capitale dell’Irlanda del Nord, il regista, sceneggiatore e produttore Kenneth Branagh ci è nato (il 10 dicembre 1960) e il suo diciottesimo lungometraggio è inequivocabilmente la sua lettera d’amore alla città (ma anche alla famiglia) che non solo gli ha dato i natali ma che l’ha formato e dal quale è dovuto scappare…

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tobanis di tobanis
5 stelle

In questo caso invece concordo col voto medio della rivista FilmTv, e cioè 5,5. Perché boh, quale è il senso del film? Da quanto ho capito, Kenneth Branagh parla della sua infanzia a Belfast. Ed è subito chissene. Correva e giocava per strada, in un ambiente sicuro e rilassato, dove tutti si conoscono….esperienza vissuta da milioni se non miliardi di bambini,…

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Branagh costruisce un film toccante e poetico che, in un suggestivo bianco e nero, ripercorre le sue esperienze di bambino in una Belfast agitata da tumulti e rivolte sociali. Il tutto è infatti visto dagli occhi di un bambino che, di colpo, da un'infanzia spensierata, si ritrova ad affrontare un mondo difficile e pericoloso, in cui anche la sua famiglia rischia di sgretolarsi. …

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obyone di obyone
7 stelle

    Sarebbe interessante sapere se la pandemia abbia influenzato Kenneth Branagh e Paolo Sorrentino quando, nel 2020, iniziarono a concepire i rispettivi "Amarcord". La pausa forzata, probabilmente, ha spronato gli scrittori a prendere in mano carta e penna ed il tempo, per una volta meno tiranno, ha permesso di tornare indietro, rivangare il passato e, perché no, tirarne le…

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Andreotti_Ciro di Andreotti_Ciro
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Nel 1969 Buddy ha 9 anni e abita con la sua famiglia in un quartiere popolare di Belfast. La vita pare scorrere nella più completa tranquillità mentre i primi scontri fra cattolici e protestanti danno il via a una lotta senza quartiere che nella mente di un bambino viene esorcizzata dal cinema e dal solido rapporto con i nonni paterni.   La Belfast ricordata da Branagh non…

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Mulligan71 di Mulligan71
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Branagh, dopo tanto girare, per lo più a vuoto, ritorna a casa, e ci regala, guarda caso, uno dei suoi film più belli, anche grazie alla sua città, Belfast, e a tutta la Storia tragica, umana e personale, che la capitale del Nord Irlanda si porta addosso. Il regista sceglie una strada, abitata da cattolici e protestanti, siamo nel 1969, e racconta cosa significasse crescere…

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OSCAR 2022

...esclusi "Drive My Car" e "Belfast", gli altri film non mi hanno particolarmente emozionato o rapito il cuore... per me è stata una tornata degli… segue

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"Per quelli che se ne sono andati. Per quelli che sono rimasti. Per quelli che sono scomparsi"   Dopo tanti blockbusters, torna l'Autore Branagh, con un frammento autobiografico sensibile e ispirato.   Con Belfast (2021) - candidato stanotte agli Oscar 2022 - Kenneth Branagh ricostruisce la sua infanzia e si affranca momentaneamente dalle megaproduzioni raccoglisoldi e dagli…

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mirediantonio2022 di mirediantonio2022
7 stelle

  FOTOGRAMMI CON GLI OCCHI INCANTATI DI UN BAMBINO     Belfast 1969. In un quartiere periferico della città dove tutti si conoscono, bambini e ragazzi giocano per strada. Improvviso, l'urto di un gruppo violento irrompe nel quartiere, saccheggiando vetrine, finestre, facendo esplodere una auto in sosta, e rompe l'idillio ricordandoci che siamo negli anni in cui…

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