Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Cento passi dividevano la casa di Peppino Impastato, l'eroe protagonista del film, da quella del mafioso Tano Badalamenti, mandante dell'omicidio. Questa è l'Italia paese in cui convivono libertà e omertà, eroismo e connivenza mafiosa.
Meglio di tanti altri film "I cento passi" di Giordana riesce a mostrare un piccolo paese della Sicilia, Cinesi, per rappresentare una intera nazione, una popolazione ... gli italiani ... gente che si rifuggia nella illegalità per trovare certezze e protezione. Popolo che è capace di connivenza con il male, che si rifugia in esso e assiste passivamente all'aggressione dei più elementari diritti, come quello di espressione. Tale diritto è l'esercizio di un potere contrario all'omertà. che uccide quanto e come la mafia. In questo film è egregiamente riportato il pensiero di Peppino Impastato, piccolo eroe, ma capace di grande coraggio. Personaggio che ha espresso un duro messaggio antimafioso tra la fine degli anni '60 e '70, lì quando l'individuo aveva la facoltà d'innalzarsi e di essere originale, di fare la voce grossa, senza che ciò fosse di moda. Personaggi ed epoca che non erano ancora soggiogati dal conformismo dei nostri tempi. Tutto ciò è ben rappresentato in questo film, che va apprezzato anche per lo spirito giovanile, pulito e verace con cui è stato girato e interpretato.
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