Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
La vita e la morte del giornalista Peppino Impastato il morto di serie B, nello stesso giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro leader democristiano il 9 maggio 1978.
I cento passi Italia 2000 la trama: Cento sono i passi che dividono la casa degli Impastato a quella del boss della mafia Tano Badalamenti, questo film ci racconta la vita e la morte di un uomo che ebbe il coraggio e la forza di denunciare soprusi, violenze e traffici del boss del suo paese Cinisi Tano Badalamenti. Peppino Impastato il morto di serie B, quello che morì lo stesso giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro leader della Democrazia Cristiana il 9 maggio 1978.La recensione: I cento passi di Marco Tullio Giordana è un film toccante e profondo la storia della breve vita di Peppino Impastato giovane giornalista di una radio locale siciliana impegnato politicamente con Democrazia Proletaria. Affascinante ricostruzione realistica del periodo che dal 1968 al 1978 fu attraversato dalla ribellione dei giovani e dall’avvento degli anni bui del terrorismo delle Brigate Rosse. Un chiaro film di denuncia che emoziona e tocca il cuore girato con passione dal regista capace di ricreare su pellicola le sensazioni di quegli anni importanti per il nostro paese. Ottimo Luigi Lo Cascio nel ruolo di Peppino Impastato il giornalista, eccellente anche il bravo e noto interprete di storie sicule Luigi Maria Burruano, nel ruolo del padre di Peppino, colluso con la mafia e tra due fuochi, la riconoscenza per il boss che lo ha aiutato ad aprire una pizzeria ed un figlio buono ed onesto che ne voleva sapere di più e per questo motivo fu ucciso, anche se il caso fu archiviato come suicidio, uno dei tanti misteri italici e casi volutamente insoluti ed insabbiati . Altri due protagonisti meritano la citazione singola Lucia Sardo interpreta Felicia la mamma che piangerà due lutti prima il marito e poi il figlio, capace di sopportare questo dolore con forza, una bellissima maschera da cinema uno sguardo triste e consapevole di una realtà impossibile da combattere ed estirpare la mafia, un sistema insito nel tessuto sociale ed economico del suo piccolo paese Cinisi. Grande prova la fornisce anche Tony Sperandeo, nel ruolo del boss Tano Badalamenti asciutto e spietato, senza scrupoli come deve essere un Capo malavitoso.Cito anche Ninni Bruschetta nel ruolo del cugino Anthony emigrato in America che troviamo in alcune sequenze importanti nel film soprattutto quelle finali che sono commoventi. La scena finale quella del funerale con tutti gli amici ed i conoscenti di Peppino Impastato è straziante e magnifica, quei pugni alzati al ralenti, quegli sguardi straniti e persi, quegli occhi pieni di lacrime e rabbia, ma dignitosi, nel segno della libertà negata, nella ricerca della giustizia e dell’onore di un omicidio simulato da suicidio sulle note della stupenda canzone “ A Whiter Shade of Pale”dei Procol Harum. Voto 8 Interpreti e personaggi Luigi Lo Cascio: Peppino Impastato Luigi Maria Burruano: Luigi Impastato Lucia Sardo: Felicia Bartolotta Paolo Briguglia: Giovanni Impastato Tony Sperandeo: Gaetano Badalamenti Andrea Tidona: Stefano Venuti Claudio Gioè: Salvo Vitale Domenico Centamore: Vito Ninni Bruschetta: cugino Anthony Paola Pace: Cosima Pippo Montalbano: Cesare Manzella
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