Regia di Asghar Farhadi vedi scheda film
Non convince, un dramma che sconfina nello psicodramma e nella noia
No, non convince questo film premiato a Cannes (al pari di Scompartimento n. 6 che invece vale dieci volte di più). Lo stile di Farhadi è lo stesso di sempre, misurato e didascalico. Con i tratti di una fiaba il protagonista cerca redenzione con un bel gesto che possa farlo uscire di galera. Da qui si dipanano un ginepraio di reazioni e controreazioni (alimentati anche dai social in una terra apparentemente lontana dalla modernità) nelle quali ognuno cerca di ottenere un punto proprio (anche il direttore del carcere gareggia approfittando della situazione). Ed è qui che il regista, a mio parare, si perde un po' senza una virata decisa, restando immerso in un "tira e molla" che snerva e annoia un po'. Siamo bel lontani dal capolavoro, non basta il nome del Farhadi a salvare il film. Anche le recitazioni non ci sono sembrate all'altezza.
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