Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Rashomon nella Francia Medievale, con presupposti narrativi simili ma un'attenzione spostata sul fatidico scontro del titolo, verso cui tutto punta. I primi due atti sono eccellenti, restituiscono ottimamente lo spirito del tempo evidenziando le differenze di percezione dei due contendenti, con un Adam Driver colto e fascinoso (che vede sé stesso come un self made man dal magnetismo irresistibile per qualunque donzella gli capiti a tiro) ed un Matt Damon rude, bacchettone e dalla scarsa intelligenza (e che ovviamente si crede un giusto a cui gli altri fanno torto). Invece purtroppo nel terzo atto hanno optato per togliere qualsiasi ambiguità inserendo come didascalia "La verità", che rende in qualche modo vano il gioco dei punti di vista, facendo perdere parecchio fascino alla vicenda. E paradossalmente la soggettiva di Marguerite (a parte per la sequenza dello stupro che è molto credibile) è quella più debole sul piano della ricostruzione storica: va in giro con le amiche a parlare di bei ragazzi, sa tutto di contabilità, agricoltura e gestione aziendale quando fino al giorno prima era rimasta chiusa nell'alveo familiare, parla con un medico del piacere sessuale nei rapporti col marito, ma siamo nel Trecento o ad un party mondano degli anni '60? È un peccato perché la realizzazione è stupenda, due ore e mezza che scorrono via che è un piacere, con una bellissima fotografia, una ricostruzione del contesto magnifica, uno scontro finale messo in scena in modo magistrale ed interpretazioni di alto livello: tecnicamente uno dei migliori film di Scott da trent'anni a questa parte. Con una scrittura più coerente sarebbe venuto fuori un ottimo risultato.
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