Regia di Philippe de Chauveron vedi scheda film
Un terzo episodio accettabile ....
Per i coniugi Verneuil stanno per scoccare le Nozze di Rubino e così le quattro figlie organizzano una grande festa di famiglia ... Terzo episodio della saga di " Non sposate le mie figlie " , serie di commedie francesi di grande successo oltralpe . Il primo film mi era piaciuto , il secondo nettamente meno e quest' ultimo forse un pochetto di più del precedente . Il senso della pellicola è sempre lo stesso : cercare di far ridere con la malcelata intolleranza che l' attempata e conservatrice coppia di protagonisti nutre verso i quattro generi , tutti di origine extracomunitaria e tutti che " antipatizzano " pure tra loro . Stavolta perdono terreno le quattro figlie , ridotte quasi a comparse , ma in compenso vengono introdotti tutti i variopinti consuoceri , visto che finora avevano avuto spazio solo quelli ivoriani . Assistiamo così ad alcuni episodi divertenti ( notevole quello a Pechino ) e ad altri fin troppo forzati ( la lite per il giardino o il mercante innamorato ) ed il film si barcamena quindi in mezzo a situazioni quasi grottesche condite con un pizzico di sentimentalismo .
L' asse portante è sempre lui , il simpatico Christian Clavier , ben spalleggiato da Chantal Lauby e da Pascal N'Zonzi . Peccato che quella buona dose di politicamente scorretto del primo film sia via via svaporata quasi del tutto . Alla regia anche stavolta si dedica Philippe De Chauveron , che riesce almeno a mantenere un ritmo accettabile . E allora diamogli 6- .
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