Regia di Jay Karas vedi scheda film
La nascita del quarto figlio, la pigrizia in un mondo di Miss e Mister Universo, il piacere di mangiare trash food inclusi i panini di McDonald's, il comportamento bizzarro degli ospiti degli hotel, la complicata vita delle balene: in questo spettacolo Jim Gaffigan analizza con il suo taglio realistico, da americano medio, tutti questi temi e molti altri ancora.
Questo è il terzo spettacolo registrato da Jim Gaffigan, a tre anni da King baby (2009) e il primo distribuito da Netflix; un'ora e un quarto di stand up comedy a buonissimi livelli e – particolarità del Nostro – completamente priva di parolacce e situazioni scabrose. Se esiste una black comedy, insomma, Gaffigan è un white comedian. E questo anche dal punto di vista dell'aspetto – è di un evidente pallore su cui scherza lui stesso – e dei contenuti, destinati palesemente a un pubblico di bianchi americani medio-benestanti. Innocente e quasi del tutto innocuo, ma di certo Gaffigan sa stare sul palco e costruire le sue battute; anche questo monologo pecca (nulla di grave, per carità) di scarsa coesione, essendo troppo evidentemente distanti tra loro le varie parti, come se fosse composto banalmente da un elenco di argomenti pescati più o meno a caso e incollati insieme senza tanti raccordi logici. Più che alle risate di pancia o ai sottili ragionamenti, Jim Gaffigan punta alle risate più semplici, più confortanti: non sarà un obiettivo eccellente, ma lo raggiunge agevolmente. 5,5/10.
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