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Il romanzo della mia vita

Regia di Lionello De Felice vedi scheda film

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La recensione su Il romanzo della mia vita

di mm40
2 stelle

La vera storia del cantante Luciano Tajoli, da bambino povero e malato (di poliomielie, che lo rese zoppo tutta la vita) a ugola d'oro nazionalpopolare, passando per provini umilianti (per le sue condizioni fisiche) e altre mille avversità.

 

Il romanzo della mia vita, sottotitolo fra parentesi: Luciano Tajoli. Titolo che non lascia dubbi: si tratta infatti di una biografia su pellicola che si propone quanto più attendibile e aderente ai fatti concreti, tanto da chiamare come protagonista lo stesso Luciano Tajoli; già attivo anche sul grande schermo da circa un decennio, il cantante/attore non trova alcuna difficoltà nell'interpretare non solo un personaggio che conosce molto bene, ma anche, finalmente, un ruolo adatto alle sue condizioni fisiche. Zoppo fin da bambino, notoriamente Tajoli aveva infatti bisogno di un bastone o un oggetto di scena per reggersi in piedi; recitando nel ruolo di sè stesso, il Nostro può mostrarsi senza i soliti espedienti fantasiosi di sceneggiatura, con coraggio, nella sua invalidità. La storia, scritta da Vittorio Nino Novarese e dal regista, è un concentrato di melodramma allo stato puro: scene strappalacrime, intervalli canori e un lieto fine con morale giusta e facile (mai disprezzare qualcuno soltanto per la sua apparenza fisica); qua e là gli sceneggiatori inseriscono elementi ironici/gag comiche che spezzano un po' l'oppressione drammatica della trama. Accanto a Tajoli nel cast ci sono Antonella Lualdi, Enzo Biliotti, Fulvia Franco, Giulietta Masina, Guglielmo Inglese, Vittorio Sanipoli; per Lionello De Felice, dopo l'apprendistato come aiuto di Blasetti e la regia di Senza bandiera (1951), questa è l'opera seconda. Proseguirà la sua carriera nel cinema con qualche titolo 'alimentare', lavorando più spesso come sceneggiatore che come regista. 2,5/10.

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