Regia di Sergio Grieco vedi scheda film
E' un buon film d'avventura con una sotterranea vena di antimilitarismo che non guastava allora e non guasta neppure adesso. Howard Ross ne parlava bene, anche se raccontava che i mezzi a disposizione non erano molti e che Peter Strauss per questo faceva le bizze... Che belli gli anni '70...
Storia di un soldato che cambia bandiera come noi ci cambiamo (almeno quasi tutti...) la canottiera. Ma il suo è un anelito di libertà dall'oppressione coloniale e dalla guerra. Idealista.
Discreta.
Qualche personaggio è un pò iconografico, ma nell'insieme il film è da accettare così com'è.
Reduce dal successone di Soldato Blu dimostra di essere bravo, ma non eccelso.
Personalmente l'ho sempre ritenuta (aldilà dei vizietti personali) sopravvalutata come attrice. Resto di quel parere.
Veste i panni dell'arabo che non sono i suoi. Però è sempre bravo, anche fuori ruolo.
Una delle sue migliori prove d'attore, anche se, come sempre, viene doppiato.
Ben supportato dalla fotografia di Massi, sforna un'opera veloce, secca e dinamica, su di un soggetto interessante e con attori (Franco Ressel compreso) al massimo della propria forma.
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