Regia di Primo Zeglio vedi scheda film
Spagna, inizio Ottocento: l’invasione francese spinge il capitano Miguel, espulso dall’Accademia, a imbarcarsi sulla nave portoghese Asuncion. Sulla nave viene trasportato anche il tesoro della corona di Spagna, obiettivo di un manipolo di traditori; Miguel riesce a fare in modo che il prezioso carico arrivi a destinazione, che i cospiratori vengano puniti e pure che la bella Consuelo si innamori di lui.
Una delle numerose pellicole di genere cappa e spada che in quei tempi di grande produzione cinematografica approdavano fugacemente sugli schermi delle sale nostrane di provincia, generalmente riscuotendo comunque un successo sufficiente a ripagarne i costi, Capitan Fantasma è un’operina dall’appeal molto modesto, finalizzata all’ora e mezza di evasione senza ulteriori implicazioni. Quel che deve fare lo fa: ma è realmente poco, nonostante in sceneggiatura compaiano persino i nomi dei futuri padri della commedia all’italiana Age & Scarpelli, accanto a quelli di Gino De Santis e di Primo Zeglio, ovverosia il regista; chiaramente trattandosi di un prodottino alimentare è comunque inutile chiedere di più: un eroe ardimentoso, un torto da raddrizzare, una bella da far innamorare, e la parola Fine può alzarsi sugli ultimi fotogrammi. Frank Latimore, Anna Maria Sandri, Katyna Ranieri, Maxwell Reed, Paola Barbara, Aldo Giuffrè, Mario Carotenuto, Sergio Fantoni e Tino Buazzelli sono i nomi principali sul cartellone; un buon gruppo di seconde linee assolutamente apprezzabili. Zeglio diresse, fra il secondo dopoguerra e tutti gli anni Sessanta, una manciata di titoli di simile stampo a livello di budget e di destinazione popolare, con esiti sempre modesti, ma al tempo stesso onesti. 2,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta