Regia di Julio Quintana vedi scheda film
MAI USCITO AL CINEMA
VISTO SU NETFLIX NEL NOVEMBRE 2022
Papà Omar dedica la propria vita ad aiutare ragazzi orfani. Li ospita nella propria casa di Cabo San Lucas - stato di La Paz, in Messico - e, con l’aiuto della propria compagna, tenta ogni giorno di regalare a questi giovani nati già sconfitti, una speranza per il futuro. Ma Omar si scontra con la penuria di finanze, che potrebbe costringerlo a rinunciare alla missione cui è ispirato. Una possibilità esiste e risiede nella gara di pesca più importante del mondo – il Bisby's Black & Blue Tournament - e in un uomo sopraffatto dalle delusioni di un’intera esistenza ma che quell’ambita competizione l’ha vinta ben due volte. Il compito di Omar sarà convincere quell’uomo a tornare ad essere, almeno per un giorno, un eroe.
Il vero gruppo dell'orfanotrofio Casa Hogar, Cabo San Lucas (Messico)
Il film di Julio Quintana - conosciuto per il suo precedente lungometraggio La rinascita (2016, co-diretto con l’eroe di Apocalypse Now, Martin Sheen) – il film, dicevo, è ispirato alla vera storia dell’orfanotrofio di Cabo conosciuto come Casa Hogar. I suoi pescatori amatoriali, che non avevano mai partecipato a una battuta di pesca d’altura, il 26 ottobre 2014 – poche settimane dopo il passaggio del devastante uragano Odile - presero al lamo e issarono sulla barca del capitano Wade un marlin blu da 385 libbre. In tal modo misero le mani sul trofeo e sull’assegno di 250mila messo in palio dal Bisbee’s Fish and Wildlife Conservation Fund.
Blue Miracle - A pesca per un sogno (scena)
La storia, ridotta per il cinema dallo stesso Quintana con lo sceneggiatore statunitense Chris Dowling, riassume con un prodotto commerciale, al limite del puerile, una vicenda che per drammaticità delle premesse avrebbe meritato ben altro impegno a livello artistico e di mera abilità registica. Il fallimento da un punto di vista qualitativo di quest’opera fu a tal punto evidente agli stessi produttori, che la pellicola non arrivò mai sul grande schermo ma fu ceduta a Netflix per l’immediata fruizione home-video.
Un logoro Dennis Quaid nel ruolo del capitano Wade
In effetti questo Blue Miracle. A pesca per un sogno – che a giocare comincia fin dal titolo, con Blue Marlin e Blue Miracle – è più un banale film per la tv che un'opera degna di scomodare uno spettatore per arrivare al cinema. Con un briciolo di furbizia, in un cast di attori dilettanti come i pescatori protagonisti della vicenda, sono stati inseriti un paio di nomi di cartello. A cominciare dal ‘vecchio’ e sdrucito Dennis Quaid (nel 2021 protagonista dell’incerto Nato campione) nei panni del burbero comandante dell’imbarcazione Knot Enough il quale, costretto da un abusatissimo copione visto in migliaia di film precedenti, è tutt’altro che il fuoriclasse che gli altri si aspettano e solo nel finale si riscatta con un telefonato rabbonimento dei suoi poco ortodossi modi da ubriacone. Al fianco del malcapitato Quaid troviamo, in un ruolo marginale, il povero Bruce McGill (nel cast dell'apprezzata serie tv Reacher, vedibile su Prime Video) organizzatore del torneo di pesca. Spazio anche per Raymond Cruz (visto in precedenza in La Llorona - Le lacrime del male, horror del 2019 non del tutto convincente), attore Usa conosciuto più come il detective Julio Sanchez nella serie The Closer.
Bruce McGill in una scena di Blue Miracle. A pesca per un sogno
Neppure il momento più atteso del film, quello della pesca del blue marlin del trionfo, riesce a riscattare un lavoro davvero deludente e superfluo, che paga un investimento troppo basso e un realismo davvero dappoco. Su questo genere chiunque può trovare di meglio. Voto 3,4.
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