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Licorice Pizza

Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film

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La recensione su Licorice Pizza

di YellowBastard
7 stelle

Avrebbe dovuto chiamarsi Soggy Bottom (dal nome della società di vendita di materassi ad acqua del protagonista) il nuovo film di Paul Thomas Anderson, candidato a tre premi Oscar come Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura originale, per poi ripiegare alla fine sull’altrettanto strambo Licorice Pizza, titolo che però nasconde il senso stesso di un’epoca, quella della California degli anni’70, riferendosi a una catena di negozi di dischi molto popolari nella Wast Coast meridionale dove il regista é cresciuto e che deve il suo nome ovviamente ai vinili che si presentano piatti e neri, come della liquirizia schiacciata e arrotondata coma, appunto, la pizza.

 

Predictions Friday: Just Gimme Some Truth – Awardsdaily

 

the 4th haim sister pta — Licorice Pizza (2021) | dir. Paul Thomas  Anderson...

 

Nello stile del suo maestro Robert Altman, Anderson realizza un racconto privo di un vero e proprio intreccio, sfruttando una serie di scene ed episodi inquadrati in una cornice, personalissima, dei propri ricordi d’infanzia per raccontare la storia d’amore tra Alana e Gary, spinti l’uno verso l’altro da una forza attrattiva (la vita?) che non riescono a spiegarsi ma che, all’improvviso, diventa respingente allontanandoli tra loro per poi riavvicinarli di nuovo in un’ambientazione che, tra la Hollywood dei baby attori post’68, la crisi energetica del ‘73 (tema drammaticamente attuale anche ai nostri giorni), e l’onnipresente sogno americano di migliorare la propria esistenza sfruttando le opportunità con coraggio, determinazione e il duro lavoro, altro non é che la romantica commemorazione, anche con un certo sguardo addolcito (e nostalgico), dei luoghi che hanno formato l’autore nella sua gioventù (ovvero la San Fernando Valley degli “estrosi” anni ’70) con rimandi non solo al “suo” (e di Thomas Pynchon) Vizio di forma ma anche ad American Graffiti di George Lucas (a partire dalla scena d’apertura nei bagni scolastici) dovuti anche alla scelta di girare in pellicola da 35mm e con lenti Panavision usate spesso a Hollywood negli anni ‘60 e ‘70.

 

Le composizioni del fedelissimo Johnny Greenwood contribuiscono poi a consolidare un’atmosfera densa di rimandi ma anche sospesa nel tempo grazie ai brani dell’epoca che spaziano da artisti del calibro di Nina Simone ai The Doors, da Sonny & Cher a David Bowie e Paul McCartney.

 

In mancanza dello storico collaboratore Robert Elswit é stato lo stesso regista a occuparsi della fotografia insieme a Michael Bauman, al suo esordio dopo anni come tecnico delle luci delle sue pellicole, le cui scelte estetiche caratterizzate da toni prettamente “estivi” contribuiscono a un’immagine patinata ma anche calda e avvolgente.

 

Some Kind Of Wonderful, "Licorice Pizza" Is

 

Splendido se non addirittura essenziale l’apporto dei due protagonisti a partire da Cooper Hoffman, figlio del defunto Philip Seymour Hoffman, grande amico e attore feticcio del regista californiano, a riprova che “buon sangue non mente” e qui al suo debutto sullo schermo come anche la coprotagonista Alana Haim, scelta perché (a detta del regista) “cresciuta nella San Fernando Valey” e quindi autentica e genuina.

Un talento naturale con un volto molto caratteristico ma proveniente dal mondo della musica in quanto pianista, chitarrista e cantante del gruppo delle Haim insieme alle sorelle Danielle e Este che nel film ricoprono, insieme ai veri genitori, proprio il ruolo della famiglia della protagonista, e già diretta da Anderson in alcuni dei loro videoclip musicali.

 

Insieme a molti altri giovani debuttanti anche un istrionico e divertito Bradley Cooper e un magnetico Sean Penn nei panni del divo del Cinema Jack Holden, leggenda cinematografica ispirata alla figura di William Holden così come anche il regista Rex Blau, impersonato da Tom Watts, é basato sul vero regista canadese Mark Robson (La settima vittima, Il colosso d’argilla, Il Col. Von Ryan).

A questi si aggiungono poi lo stesso protagonista interpretato da Copper Hoffman e ispirato all’attore bambino Gary Goetzman (e alcune scene che lo vedono protagonista sono accadute veramente), poi produttore (e fondatore con Tom Hanks della Playtone) e grande amico del regista P.H. Anderson, e la Lucy Doolittle di Christine Ebersole incentrata invece sulla figura di Lucy Bell (Lucy e Io), interpretata recentemente da Nicole Kidman in A proposito dei Ricardo.  

Tra gli interpreti anche Skyler Gisondo, George DiCaprio (padre di Leonardo), Benny Safdie, Joseph Cross, John Michael Higgins e Mary Elisabeth Ellis.

 

Una storia vecchia come il mondo, quindi (l’incontro di due persone di sesso opposto destinate, per quanto cerchino di opporvisi, a incrociare il propri destini) che è anche l’incontro tra due anime del paese, quello dell’intraprendenza, umana ma anche commerciale, e dell’ottimismo molto all’American Way of life rappresentata da Gary con quella più disillusa, insicura e (forse) cinica, spaventata (anche) dal futuro (e di come questi possa distruggere i propri sogni) rappresentata invece da Alana (non a caso quella più adulta e, quindi, matura) ma anche il racconto di passaggio da una generazione all’altra, dai giovani agli adulti nel film spesso rappresentati come assenti, inaffidabili e/o pessimi esempi da seguire (e infatti spesso i giovani fanno da soli senza l’aiuto degli adulti) per un racconto universale e perfettamente posizionabile anche in epoca contemporanea e che, come in molti dei film di Anderson, raccontandoci del passato in realtà ci parla del presente.

 

Licorice Pizza - Coming Soon - Luna Cinemas

 

VOTO: 7,5

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