Nella San Fernando Valley del 1973, Alana Kane e Gary Valentine crescono, si riconcorrono e si innamorano mentre cercano ognuno il proprio posto nel mondo.
Approfondimento
LICORICE PIZZA: DI COSA RACCONTA
Cresciuti nella San Ferdinando Valley, Alana Kane (interpretata da Alana Haim) e Gary Valentine (Cooper Hoffman) non si sono mai incontrati prima del giorno delle fotografie al liceo di Gary. Alana non è più una studentessa ma è una giovane donna che cerca di capire chi è al di là del suo lavoro poco entusiasmante come assistente fotografa. Gary si è già affermato come attore ed è pronto a dirlo ad Alana nel tentativo di far colpo su di lei. Divertita e incuriosita della sua sicurezza, Alana stringe con Gary un legame sincero, anche se imbarazzante. Cercando di rafforzare il rapporto con Alana, Gary le offre l'opportunità di accompagnarlo a un'apparizione televisiva a New York, che la ragazza d'impulso accetta.
L'apparizione in tv non va però esattamente come previsto e, una volta tornati in California, ognuno dei due si interroga sul loro futuro. Man mano che la loro amicizia cresce, Gary ha nuove opportunità di carriera che esulano dalla recitazione e diventa un imprenditore in erba vendendo letti ad acqua e aprendo una sala flipper mentre Alana prende in serie considerazione il suo futuro, inclusa un'incursione nella recitazione. Da soli o fianco a fianco, sia Gary sia Alana sperimentano una serie di epifanie fragorose e agrodolci: incontri ravvicinati con un famoso attore (interpretato da Sean Penn), con un produttore di Hollywood (Bradley Cooper) e un politico locale (Benny Safdie). Entrambi consapevoli si sé e spaesati, Alana e Gary vivranno il brivido del primo vero amore, l'ingresso nell'età matura e la riscoperta delle loro potenzialità.
Film delizioso. Il tema è: può una venticinquenne trovare la felicità con un quindicenne, malgrado la spinta sociale indotta da società e famiglia a conformarsi la inducano a rifiutare quella relazione strana?
E lieto fine fu, ma PTA ci fa sudare sette camicie per ottenerlo, tra momenti persino irritanti, scene che non vanno da nessuna parte e personaggi sopra le righe. Innegabile però la bellezza formale del film, come già Boogie Nights.
Scritto bene, ottima fotografia e sonoro. La storia procede bene e racconta in modo realistico senza essere mai didascalico nè scontato. Mi è piaciuto molto, con un finale originale e credibile. Consigliatissimo. Voto 9 perchè nel suo genere è cinema moderno di alto livello.
Un Anderson sempre proiettato sui sentimenti, materia su cui è indiscutibilmente padrone della macchina da presa, ma che qui "annacqua" con un insieme di circostanze e vicende quasi picaresche che a tratti stonano con l'insieme di un film solo in parte valido
Questo film è buono solo per i primi 20 minuti; per il resto è una vera pizza: sconclusionato, inverosimile, poco coeso, inutilmente prolisso. Ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fine.
Gli attori sì, sono bravi e fanno un gran lavoro, ma la trama è uno strazio.
Non lo consiglio, a meno che non vogliate sfruttarne gli effetti soporiferi.
Insipida storia di un brufoloso studente dodicenne e una ragazza venticinquenne bruttina e antipatica. Con una fotografia mediocre e una visione degli anni ‘70 pedestre è un goffo e sfilacciato tentativo di riprendere Il tempo delle mele in salsa americana. Sembra incredibile ma è un film di Paul Thomas Anderson. Da dimenticare e in fretta!
D'accordo con alcuni commenti precedenti: un Amarcord californiano edulcorato con un pizzico de Il tempo delle mele. Astenersi. Il Thomas Anderson di Magnolia è lontano anni luce.
Decisamente spiazzante per chi conosce e ha apprezzato la filmografia di PT Andersdon: un amarcord a tratti carino a tratti dolciastro ma sotto tono rispetto ai precedenti. Il titolo poi per capirlo bisogna andare a cercare online: Licorice Pizza (Pizza di Liquirizia) era una catena di negozi discografici che aveva per insegna un vinile fumante.
Gli avvenimenti più o meno importanti degli anni 70 fanno da sfondo al rapporto sentimentale tra Alana e Gary. Un legame che oscilla tra l'innamoramento mai dichiarato e l'amicizia complice. Per una storia agrodolce che conferma l'innata capacità di Anderson nel dare un respiro ampio alle discrete epifanie del cuore. La vita respira tenerezza.
Una commedia divertente, intelligentemente leggera, satira sul mondo dello spettacolo, affronta con ironia alcune tematiche "sensibili" come la possibilità di viversi un vero amore tra una venticinquenne e un quindicenne, entrambi bruttini ma affascinanti, l' isteria possibile tra coppie gay, le stravaganze assurde e il sessismo di attori e produtt
Se lo stesso film l'avesse girato mio cugino non se lo sarebbe filato nessuno, ma essendo Anderson dev'essere un capolavoro per forza. In realtà la storia confusa e priva di profondità del rapporto tra un adolescente in carriera ed una giovane in cerca di se stessa in mezzo ad una girandola di uomini. Bene l'America '70 ma per il resto poco più.
Tutta una storia basata sul successo di vendere qualcosa nella società americana, la regia è molto ben fatta, ma la trama più che altro un insieme di trovate tenute su dalla buona recitazione di gran parte del cast
Paul T. Anderson: chi non lo capisce, non lo merita. Sono passati vent'anni: il suo Punch-Drunk Love" fece storcere il naso a molti, un capolavoro d'ironia sul quale ancora dopo vent'anni si innesta questo Licorice Pizza, sereno, lieve, intelligente ed attento. Un involontario grazie a Philip Seymour Hoffman per aver fornito parte del materiale.
Secondo me e' stato un tantino sopravvalutato,una discreta pellicola con alla base una storiella d'amore e uno sfondo anni settanta....non offendetevi....direi innocuo e piacevole.Nulla piu'.Voto 6.5
San Fernando Valley è il luogo mitizzato in cui si svolge l’esile storia d’amore che, intrecciandosi con gli effetti reali della prima crisi energetica del mondo occidentale – oltre che con le lotte politiche locali per l’elezione del sindaco – imprime al film, raccontato senza fretta, il carattere serenamente evocativo della fiaba.
con tutto il rispetto per un regista che ha scritto alcune delle pagine più folgoranti degli ultimi vent'anni (Magnolia e There will be blood sopra tutti), un'opera minore che alla fine non scalda davvero mai e scade in un paio di episodi messi lì con volti famosi forse solo per attirare spettatori
Ah, che filmettino ipocritino e cretino. Anderson, mister bugiard(in)o. Arriva lui, capito, il perfettino, a farci i manifesti amorosi pulitini. Ma vedi questo porcellino!
Se regia, fotografia e colonna sonora sono eccellenti, purtroppo sul lato della scrittura si accumulano pecche che mi fanno concludere che ci traviamo di fronte a un Anderson minore. Mancano una struttura narrativa forte e l'approfondimento psicologico dei protagonisti e della loro strana relazione.
Ho aspettato, lungo tutto il corso del film,una scintilla: purtroppo non si è mai accesa. Stento a credere che sia opera dello stesso regista di "Il Petroliere" ed "Il filo Nascosto".
Sono serenamente una voce fuori dal coro.
Quella vecchia volpe di P.T. Anderson ha meditato assai sulla lezione e ne fa le fondamenta di un film intrigante, nel quale QUEL MOMENTO è continuamente posticipato. Nel mezzo, una carrellata di personaggi e situazioni improbabili, resi iconici dai costumi, dalla regia e dalla fotografia "confetto". Ma che significa "Licorice pizza"?
Voto: 8
• Dov’è il conflitto, in “Licorice Pizza”? Il conflitto: quella cosa che tiene in piedi e muove una storia?
Da quando Skyler Gisondo (“Santa Clarita Diet”) s’è trasformato nel “Dandi” Alessandro Roja ecco che potrebbe costituire lui l’antagonista principale della pellicola, il rivale in amore di Gary… leggi tutto
Già si sprecano le lodi, si spendono generosamente gli encomi, risuonano scroscianti gli applausi, eppure… eppure, similmente a quanto accaduto con altri acclamatissimi film degli ultimi tempi – segnatamente Drive My Car e The Tragedy of Macbeth – nel guardare questo Licorice Pizza chi scrive si è ritrovato a considerarlo in definitiva… leggi tutto
Licorice pizza, al pari di una americanissima pizza all’ananas, rischia di produrre nausea; addirittura la colonna sonora, una dei pochi elementi che si salvano, finisce per infastidire coprendo, spesso a sproposito, i dialoghi; storia romanzata che si riduce ad una scollata serie di sketch intrisi di American Graffiti, un variopinto divertissement dove giusto Bradley… leggi tutto
Un adolescente che scopre le prime infatuazioni della sua vita, una ragazza di 25 anni che cerca anche lei un motivo per dare colore alle sue giornate, e intorno l'America un pò libertina ed un pò puritana di metà anni '70: questi gli ingredienti principali del film di Anderson che è maestro di narrazione quando si tratta di scomodare sentimenti e passioni, come nel…
Alana Kane, una venticinquenne di origine ebrea, e Gary Valentine, un quindicenne disinvolto e intraprendente, si incontrano e si innamorano nella San Fernando Valley del 1973, in California.
L’età diversa (più diversa forse da quella dichiarata dagli interessati), la provenienza disuguale, il carattere dissimile e le aspirazioni opposte rendono…
Probabilmente “Licorice Pizza” non cambierà le sorti del cinema americano o mondiale, però senza voler essere nostalgico porta una ventata di freschezza. Nel senso che riesce a trasmettere ciò che racconta: innamoramento e amore tra Alana Kane e Gary Valentine. Alberoni e il suo trattato non c’entrano niente, è un racconto di formazione tra una…
Mah…sarò onesto, mezza delusione: addirittura per una prima metà è stato un supplizio continuare la visione. Riavvolgiamo: regia e sceneggiatura di Paul Thomas Anderson, un regista che in parte idolatro (Il petroliere, Vizio di forma), in parte meno (Il filo nascosto), mentre i film più vecchi dovrei rivederli. Qua non ho ancora capito il senso di questa cosa.…
Un film intimamente romantico, visto in un'arena estiva profondamente romantica.
Una parte di me è ancora lì a seguire Gary e Alana che si perdono, si ritrovano e si rincorrono tra le strade di una Los Angeles senza tempo.
"Licorice Pizza" mi ha lasciato davvero un buon sapore, deliziato da una grande colonna sonora.
Cos'è l'amore se non una storia…
1, 2, 3! O meglio: 1, 4, 9! Ovvero: la Compagnia dei Numeri Primi (al quadrato).
Vale a dire: in "attesa" del "Goncharov" - qui & qui - di Martin Scorsese & Matteo JWHJ0715, eccovi un'altra inutile lista …
CARPE DIEM----Alana e Gary sono uno per l’altra uno specchio in cui riflettersi: lui ha 15 anni, lei dieci di più , ma entrambi hanno la saggezza/leggerezza innata dell’adolescenza. Non credono al futuro, il passato è un peso poco ingombrante, la vita è un presente intensamente vissuto, grazie alla capacità di trasfigurare la mediocrità delle…
L'intraprendente quindicenne Gary Valentine s'infatua della giovane assistente fotografa Alana Kane, giunta presso la sua scuola per motivi di lavoro. L'adolescente, incurante della notevole differenza tra la sua età e quella della venticinquenne Alana, muove alla ragazza una corte serrata, tentando di far colpo su di lei grazie alla sua avviata carriera di attore. Alana non cede, ma,…
Trama: Alana e Gary si innamorano. Fine. Come nella musica, il livello medio del cinema è scaduto tantissimo, basta poco quindi per far raggiungere l'orgasmo ai cinefili. Storia del titolo: James Greenwood nel 1969 apre un negozio di dischi a Long Beach, e invece di chiamarlo "Jim's Records" sceglie il termine colloquiale per indicare il long playing in vinile che ha sentito…
Paul Thomas Anderson prima di raccontare una storia, fa del cinema. Non è la macchina da presa che si adatta alla sceneggiatura, ma si ha l'impressione che sia esattamente il contrario. Cosa ci dice è secondario, il come diventa più importante. Il mezzo cinematografico sovrasta il contenuto, lo avvolge, lo trasporta in qua e là, lo modella a suo piacimento e alla fine…
Negli Usa degli anni Settanta un ragazzino, aspirante attore televisivo, si invaghisce di una ragazza di una decina di anni più grande di lui, che lo prende in simpatia e comincia a seguirlo nelle sue disavventure. I due si ritroveranno a vendere materassi ad acqua, a organizzare una campagna elettorale e, infine, nel business delle sale giochi.
Certo, Paul Thomas Anderson non è…
Los Angeles, 1973, Gary è in fila per la consueta foto dell’annuario scolastico, lì incontra Alana, venticinquenne disinibita assistente del fotografo incaricato di scattare le foto agli studenti, se ne innamora e la invita ad uscire. Inizia così un rapporto che si alterna tra l’amore non corrisposto e l’amicizia oltre ogni cosa, mentre sullo sfondo, i due,…
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Commenti (33) vedi tutti
Film delizioso. Il tema è: può una venticinquenne trovare la felicità con un quindicenne, malgrado la spinta sociale indotta da società e famiglia a conformarsi la inducano a rifiutare quella relazione strana?
commento di RobbyFilmTvE lieto fine fu, ma PTA ci fa sudare sette camicie per ottenerlo, tra momenti persino irritanti, scene che non vanno da nessuna parte e personaggi sopra le righe. Innegabile però la bellezza formale del film, come già Boogie Nights.
commento di moviemanScritto bene, ottima fotografia e sonoro. La storia procede bene e racconta in modo realistico senza essere mai didascalico nè scontato. Mi è piaciuto molto, con un finale originale e credibile. Consigliatissimo. Voto 9 perchè nel suo genere è cinema moderno di alto livello.
commento di ivanobluDecisamente simpatico! 8
commento di BradyUn Anderson sempre proiettato sui sentimenti, materia su cui è indiscutibilmente padrone della macchina da presa, ma che qui "annacqua" con un insieme di circostanze e vicende quasi picaresche che a tratti stonano con l'insieme di un film solo in parte valido
leggi la recensione completa di galavernaQuesto film è buono solo per i primi 20 minuti; per il resto è una vera pizza: sconclusionato, inverosimile, poco coeso, inutilmente prolisso. Ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fine. Gli attori sì, sono bravi e fanno un gran lavoro, ma la trama è uno strazio. Non lo consiglio, a meno che non vogliate sfruttarne gli effetti soporiferi.
commento di fiorelisaInsipida storia di un brufoloso studente dodicenne e una ragazza venticinquenne bruttina e antipatica. Con una fotografia mediocre e una visione degli anni ‘70 pedestre è un goffo e sfilacciato tentativo di riprendere Il tempo delle mele in salsa americana. Sembra incredibile ma è un film di Paul Thomas Anderson. Da dimenticare e in fretta!
commento di BrunoarceriNoioso e di argomento poco interessante. Abbandonato dopo mezz'ora
commento di Artemisia1593D'accordo con alcuni commenti precedenti: un Amarcord californiano edulcorato con un pizzico de Il tempo delle mele. Astenersi. Il Thomas Anderson di Magnolia è lontano anni luce.
commento di paoscaBruttino. Cambiate canale
commento di Utente rimosso (FightClub64) 172Sconclusionato!
commento di iroCarino ma girato male con tanti buchi che disturbano la trama che inizia e finisce così, senza un senso.
commento di mimimomiDecisamente spiazzante per chi conosce e ha apprezzato la filmografia di PT Andersdon: un amarcord a tratti carino a tratti dolciastro ma sotto tono rispetto ai precedenti. Il titolo poi per capirlo bisogna andare a cercare online: Licorice Pizza (Pizza di Liquirizia) era una catena di negozi discografici che aveva per insegna un vinile fumante.
commento di giammazForse mi attendevo troppo, da questo regista, e da come era stato pompato il film.
leggi la recensione completa di tobanis"Il vero amore fiorisce perché il mondo possa vederlo"
leggi la recensione completa di silent bobGli avvenimenti più o meno importanti degli anni 70 fanno da sfondo al rapporto sentimentale tra Alana e Gary. Un legame che oscilla tra l'innamoramento mai dichiarato e l'amicizia complice. Per una storia agrodolce che conferma l'innata capacità di Anderson nel dare un respiro ampio alle discrete epifanie del cuore. La vita respira tenerezza.
commento di Peppe ComuneUna commedia divertente, intelligentemente leggera, satira sul mondo dello spettacolo, affronta con ironia alcune tematiche "sensibili" come la possibilità di viversi un vero amore tra una venticinquenne e un quindicenne, entrambi bruttini ma affascinanti, l' isteria possibile tra coppie gay, le stravaganze assurde e il sessismo di attori e produtt
commento di ArcoSe lo stesso film l'avesse girato mio cugino non se lo sarebbe filato nessuno, ma essendo Anderson dev'essere un capolavoro per forza. In realtà la storia confusa e priva di profondità del rapporto tra un adolescente in carriera ed una giovane in cerca di se stessa in mezzo ad una girandola di uomini. Bene l'America '70 ma per il resto poco più.
commento di bombo1Once UpOn a Time in San Fernando Valley, ovvero: “Ragazza triste come me, ah-ah-ah!”
leggi la recensione completa di mckNoioso e insensato
commento di arcarsenalTutta una storia basata sul successo di vendere qualcosa nella società americana, la regia è molto ben fatta, ma la trama più che altro un insieme di trovate tenute su dalla buona recitazione di gran parte del cast
commento di DestroyYourTeachersPaul T. Anderson: chi non lo capisce, non lo merita. Sono passati vent'anni: il suo Punch-Drunk Love" fece storcere il naso a molti, un capolavoro d'ironia sul quale ancora dopo vent'anni si innesta questo Licorice Pizza, sereno, lieve, intelligente ed attento. Un involontario grazie a Philip Seymour Hoffman per aver fornito parte del materiale.
commento di leporelloSecondo me e' stato un tantino sopravvalutato,una discreta pellicola con alla base una storiella d'amore e uno sfondo anni settanta....non offendetevi....direi innocuo e piacevole.Nulla piu'.Voto 6.5
commento di ezioSan Fernando Valley è il luogo mitizzato in cui si svolge l’esile storia d’amore che, intrecciandosi con gli effetti reali della prima crisi energetica del mondo occidentale – oltre che con le lotte politiche locali per l’elezione del sindaco – imprime al film, raccontato senza fretta, il carattere serenamente evocativo della fiaba.
leggi la recensione completa di laulillaNessuno gira come Paul Thomas Anderson
leggi la recensione completa di unicorno22Discreta commedia un po' surreale
commento di gruvierazcon tutto il rispetto per un regista che ha scritto alcune delle pagine più folgoranti degli ultimi vent'anni (Magnolia e There will be blood sopra tutti), un'opera minore che alla fine non scalda davvero mai e scade in un paio di episodi messi lì con volti famosi forse solo per attirare spettatori
commento di carloz5Ah, che filmettino ipocritino e cretino. Anderson, mister bugiard(in)o. Arriva lui, capito, il perfettino, a farci i manifesti amorosi pulitini. Ma vedi questo porcellino!
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirSe regia, fotografia e colonna sonora sono eccellenti, purtroppo sul lato della scrittura si accumulano pecche che mi fanno concludere che ci traviamo di fronte a un Anderson minore. Mancano una struttura narrativa forte e l'approfondimento psicologico dei protagonisti e della loro strana relazione.
leggi la recensione completa di port crosHo aspettato, lungo tutto il corso del film,una scintilla: purtroppo non si è mai accesa. Stento a credere che sia opera dello stesso regista di "Il Petroliere" ed "Il filo Nascosto". Sono serenamente una voce fuori dal coro.
commento di BobtheHeatQuella vecchia volpe di P.T. Anderson ha meditato assai sulla lezione e ne fa le fondamenta di un film intrigante, nel quale QUEL MOMENTO è continuamente posticipato. Nel mezzo, una carrellata di personaggi e situazioni improbabili, resi iconici dai costumi, dalla regia e dalla fotografia "confetto". Ma che significa "Licorice pizza"? Voto: 8
leggi la recensione completa di andenkoPaul Thomas Anderson gira il suo personale amarcord, tra illusione e sentimento
leggi la recensione completa di SamHookeyUn film d’amore, un’amore di film.
leggi la recensione completa di pietroizzo