Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
IL FILM PIU' SPIELBERGHIANO DI SCORSESE
Prima cominciamo con le note dolenti, questo è il film che considero più spilberghiano di Scorsese, perchè se nella prima parte riesce a conservate una certa asciuttezza del racconto poi si perde in un eccesso di sentimentalismo tipico di Spielberg, capisco che era un film molto sentito, come si nota anche dal cameo del regista, ma questo aspetto non ha giocato a suo favore.
E commette un altro errore in cui è incappato Spielberg (vedere La guerra dei mondi 2005), vale a dire cercare di raccontare una grande storia, un grande affresco storico in questo caso, ma concentrandosi troppo sugli stessi personaggi, perdendo i presupposti di un bellissimo racconto corale, l'epopea dello scontro tra la civiltà Osage e quella bianca, trasformandola in un drammetto intimo familiare, dove ad essere inquadrati superata la metà del film sono sempre gli stessi attori famosi di Di Caprio, De Niro, Molly - Molly, De Niro e Di Caprio.
E tutta la necessità dell'artiglieria pesante di Hollywood, carellate, dolly, ecc perde necessità ed ad un certo punto diventa pacchiana. Ma purttoppo hai gli attoroni e falli lavorare.
Oltre che superata la metà del film per rendere interessante questo triangolo familiare, il film cambia genere e diventa un thriller investigativo di qui da tra l'altro si conosce già l'assassino. Ci sarebbe altro da dire ma mi fermo qui con le critiche.
Consiglio cmq la visione, perchè tutta la prima metà del film è un capolavoro che ti prende come il vento a primavera.
Voto 7,2
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