Regia di Daniele D'Anza vedi scheda film
C'è una festa in una villa, ma il padrone di casa, Roderick Usher, improvvisamente manda via gli invitati: sua sorella Eleanor si sente male. Gli ospiti tentano di andarsene, ma una fosca nube all'esterno – probabilmente tossica – li convince a rientrare nella villa. L'inquietudine serpeggia e gli invitati cominciano a dare segni di squilibrio.
Questo La caduta di casa Usher è il quarto dei quattro film televisivi girati da Daniele D'Anza per la Rai nel 1979, raccolti nella serie Racconti fantastici e ispirati dalle immortali pagine di Edgar Allan Poe. Brivido e mistero sono naturalmente le componenti essenziali anche di questo mediometraggio, un'ora tonda di durata, che vede il protagonista Philippe Leroy – filo rosso della serie, unico personaggio sempre presente in ogni episodio – affiancato tra gli altri da Janet Agren, Paola Gassman, Nino Castelnuovo e Sergio Doria. Del regista e di Biagio Proietti la sceneggiatura, che in realtà mescola tra loro i racconti di Poe ed elementi originali in maniera tale da dare continuità ai quattro film; il ritmo qui è un po' altalenante: la storia parte bene, poi si rilassa un po' (siamo pur sempre dinanzi a un lavoro televisivo: la forma è assolutamente valida, ma il budget è ristretto), ma nell'ultima parte riprende vitalità. Nel complesso comunque una visione gradevole e non impegnativa; ciò che intendiamo oggi per 'horror' è molto distante da qualcosa di questo genere. 4/10.
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