Regia di Niccolò Falsetti vedi scheda film
Arriva dalla provincia profonda, quella di Grosseto e dintorni, il film più vivo e sincero visto ultimamente. "Margini" è una "punk comedy", realizzata senza budget importanti ma con la necessaria freschezza e, a conti fatti, è una bella boccata d'aria, nel triste, tristissimo mondo delle commedie all'italiana, che una volta erano il nostro fiore all'occhiello. L'esordiente Niccolò Falsetti fa le cose in semplicità, trova un trio di attori affiatatissimo, miscela il tutto con quella straordinaria verve toscana sulla falsariga del primo Virzì, (il riferimento è "Ovosodo"), e lascia scorrere il film, fluidissimo, per i sacrosanti novanta minuti di visione: evviva. La storia è minima, ovvero un tentativo di un gruppo punk hardcore di provincia di organizzare a Grosseto un concerto dei loro idoli americani. Essendo tre ragazzi spiantati, ma cocciuti, l'operazione non sarà così semplice. Ma al di là della riuscita o meno dell'impresa, sono proprio le facce, il linguaggio, i paesaggi e, perché no, anche la sceneggiatura, a divertire, a far funzionare bene il tutto. Non ci sono furbizie o volgarità, non c'è una ricerca spocchiosa di Cinema alto, di autorialità, ma "Margini" è proprio come una canzone punk, svelto, rapido, sparato in faccia. L'unico limite, se proprio, è il dialetto che è certamente un'arma vincente ma che la presa diretta rende a volte poco comprensibile. Nulla di grave, suvvia. "Margini" è una bellissima sorpresa. Assolutamente consigliato.
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