Regia di Rodo Sayagues vedi scheda film
Il cieco si conferma il perno del film e sta appunto allo spettatore se "tifare" per lui sebbene ne conosciamo il passato oscuro ,come accennato nel primo film. Fede Alvarez ha avuto una brillante idea nello scrivere questo sequel.
Sequel di "Man in the dark" del 2016, per me molto atteso. A mio parere migliore dell'originale,il quale mi era piaciuto molto anch'esso.
Storia.
Il film parte con una home invasion come il primo, ma i criminali hanno un altro obbiettivo stavolta.
Norman,"il cieco" è qui protagonista assoluto e visto sotto una luce diversa. Un bel dilemma morale per lo spettatore, che dovrà decidere se schierarsi con lui qui. Stephen Lang, che lo interpreta, è davvero strepitoso.
Ritmo.
E' alto fin da subito. Seppur sia un sequel meno horror del primo non staccherete gli occhi dallo schermo!
La suspense non manca e ci son diverse trovate fresche per quanto riguardo le morti,le fughe, i combattimenti e la violenza.
Regia
Fede Alvarez non c'è dietro la macchina da presa stavolta,ma c'è il suo amico e collaboratore Rodo Sayagues al suo debutto.
Resta sempre una buona regia ispirata,con giochi di luci e ombre che funziona davvero bene . Bella anche la fotografia e menzione speciale per la colonna sonora che crea la tensione giusta.
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