Regia di Derek Drymon, Jennifer Kluska vedi scheda film
Man mano che la forma si perfeziona, la sostanza si assottiglia, un po' come accade tutto intorno. La grafica è spettacolare e le gag fanno spesso sorridere, il ritmo è indiavolato, ma il soggetto praticamente non esiste, e certe parti sono tirate un po' per le lunghe, e arrivano a stancare. Si tratta di un film che ha come obiettivo un pubblico molto giovane, ma con citazioni disseminate qua e là che è impensabile le nuove generazioni conoscano. Esempio: a meno che un ragazzo abbia già letto l'opera omnia di H.G. Wells, è estremamente improbabile che sappia perché nel film l'Uomo Invisibile si chiama Griffin. In conclusione, ci si trova di fronte ad una pellicola confezionata magistralmente da un punto di vista tecnico, ma inconsistente e non convincente. Un po' come una bellissima scatola di caramelle Sperlari. Però vuota.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta