Regia di Carlos Saura vedi scheda film
Quando ho visto il film non ho preso in considerazione l’anno di produzione ed ero convinto che fossimo poco dopo la fine degli anni 80 ed invece con mia sorpresa ho scoperto che il film era stato prodotto poco prima del 2000.
Probabilmente il problema è nella qualità della pellicola che propone prime video: decisamente scadente.
Il film è un viaggio nella mente dell’artista, attraverso i suoi sogni, il mondo che ha vissuto e soprattutto i suoi incubi.
Il regista gioca molto con i particolari e con la parte visiva (colori, luci, quadri dell’artista stesso) senza però un vero senso logico. Ci si perde nelle mille idee di cui il film è impregnato, senza però essere stato in grado di svilupparlo.
È una cosa tra una rivisitazione teatrale ed un film, decisamente poco convincente.
La storia di Goya è ricca di spunti ed è un peccato che non si sia riusciti a svilupparla adeguatamente: anche perché con un film di poco più di un’ora e mezza non si sarebbe mai riusciti a raccontare tutto, magari si poteva soffermarsi su qualche avvenimento specifico.
Detto questo l’interpretazione di Francisco Rabal nella parte di Goya da vecchio è grandiosa ed è anche per questo che è un peccato che un progetto così non sia riuscito a dovere.
Spesso si parla di film difficili da capire, ecco, questo lo è. Non ho dubbi che nella testa del regista fosse tutto chiaro, ma è rimasto tutto li.
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