Regia di Jean-Marie Pallardy vedi scheda film
In anticipo sulla tematica affrontata in futuro con certo stile da Mario Salieri, il cineasta francese Jean-Marie Pallardy realizza un prototipo hard dal contenuto estremo: lo stupro. A dispetto di un soggetto repellente e ingiustificabile, il notevole cast femminile sta al gioco e ne esce un film altamente erotico, con finale liberatorio.
Francia. Un gruppo di uomini è alla ricerca di un violento maniaco sessuale. Ma durante l'indagine subentrano incomprensioni sino al punto che arrivano a incolparsi tra loro, mentre le donne aggredite continuano a salire di numero (Brigitte Lahaie, Barbara Moose, France Lomay, Diane Dubois ed Edwige Faillel). Sarà una ragazza, Francette (France Lomay), a porre fine per sempre all'attività dell'ignoto stupratore.
"Se avete scelto di visionare 'Galleria degli Stupri' certamente amate assistere a scene di violenza sessuale. Gli stupri rappresentati nel film sono stati realizzati con un criterio studiato per soddisfare le vostre esigenze. Dobbiamo ricordarvi, però, che la realtà dei fatti è molto lontana dalla fiction. La violenza sessuale vuol dire umiliazione, sofferenza e dolore per chi la subisce e gravi responsabilità penali per chi la commette. La totale sottomissione di una donna attraverso il film è consentita solo quando nella vita di tutti i giorni le viene dedicato il massimo rispetto. Questo è un atto dovuto che ogni uomo civile dovrebbe compiere." (Mario Salieri) [1]
Nel presentare la notevole serie porno "Stupri gallery", Mario Salieri utilizza queste parole, che riteniamo essere adatte anche per introdurre questo primordiale esemplare di hard a tematica erotica (intesa come di fantasia) sul tema dello stupro. Prends-moi de force! è un film scritto, diretto e interpretato (non in scene esplicite) dal francese Jean-Marie Pallardy, un regista che ha realizzato anche pellicole ordinarie e che non ha paura di metterci la faccia quando gira hard, finendo spesso davanti alla macchina da presa (vedi anche Clitò, petalo del sesso). Il film inizia con titoli di testa fittizi presentando, tra le attrici, le inesistenti Olga Petrowa, Hilda Berton, Sylvie Montbazon. Mentre la regia è accreditata a Boris Pradley (pseudonimo di Pallardy). Appare, sin dalle prime sequenze, essere di rilievo la colonna sonora [2], come prassi del tempo probabilmente ufficiosa. Molto ben fotografato, con ambientazioni tutte in esterno e di tipo bucolico, Prends-moi de force! inizia con le sensuali immagini di Brigitte (Brigitte Lahaie) e Martine (Barbara Moose), due amanti lesbiche in bicicletta che raggiungono un prato nel quale, durante intime effusioni sessuali, vengono sorprese dallo stupratore: un tizio con passamontagna e un fucile alla mano, che impone a Martine un rapporto completo, passando poi anche a Brigitte.
Super bestia - Prendimi di forza: Barbara Moose
Un gruppo di americani e uomini locali capeggiati da Jean-Marie (Jean-Marie Pallardy), alla ricerca del bruto, entra in contrasto mentre lo stupratore mascherato prosegue la sua attività, minacciando con arma Francette (France Lomay) e costringendola a subìre un rapporto sessuale su un camion. Successivamente si scopre che anche Francette è una lesbica, quando è assieme a Denise (Diane Dubois). Il violentatore cattura quindi anche Denise, possedendola in mezzo al fieno (scena che risalta per la particolare immedesimazione dall'attrice e con un potentissimo brano musicale a mantenere alto il ritmo dell'azione). Insaziabile, il bastardo passa alla successiva vittima (Edwige Faillel), sorpresa mentre è impegnata a lavare i panni a una fontana. Il twist finale vede risolvere, brutalmente, l'attività dell'uomo grazie a Francette: che reagisce a suo modo, in maniera inattesa, al secondo stupro!
Il ritmo del film è frenetico a dispetto di una trama che, come si può intuire, è del tutto un pretesto valido per mettere in mostra ragazze nude e sottomesse. Le quali, dopo un iniziale atto di rivolta, finiscono per cedere con malcelato godimento, arrivando a prenderci anche parecchio gusto. La voluttuosa suggestione indotta da un film come Prends-moi de force! ha luogo in virtù del cast femminile, composto dalle più graziose pornostars francesi dell'epoca, attrici anche su set di commedie o erotici soft.
Jean-Marie Pallardy gira in fretta, la macchina da presa non è mai posta su un cavalletto o stabilizzata, le immagini si susseguono a ritmo inarrestabile, mentre gli amplessi (per lo più ripresi a distanza, in campo lungo) sono ritratti in maniera dinamica: con punto di vista in continuo movimento attorno ai sinuosi e accattivanti fisici delle giovani ragazze. La colonna sonora, in contrasto con l'azione a causa di melodie talvolta romantiche e malinconiche (ad esempio Ballade pour Adeline), aggiunge un tocco di ulteriore effetto emotivo al girato. Fatta dunque la premessa che fondamentali rimangono le parole di Salieri riportate all'inizio, sarebbe davvero interessante poter visionare la versione italiana del film per capire il tono dei dialoghi (anch'essi fondamentali in un porno s/m di questo genere) e per confrontare le due edizioni, dato che Super Bestia - Prendimi di forza (titolo combinato, che aggiunge alla traduzione dell'originale un riferimento improprio al film di Borowczyk) presenta anche scene aggiuntive, girate (chissà da chi) per la specifica edizione italiana e interpretate da Pauline Teutscher e Sandy Samuel.
[1] "Schermi(H)ardenti - Pornocinema italiano e dintorni", a cura di Saverio Giannatempo
[2] Colonna sonora del film (solo alcuni dei brani identificati): Love generation (Velvet season & The hearts of gold); Ballade pour Adeline (Richard Clayderman); Hey Hey (Pop Concerto Orchestra)
"Se incontrate in un luogo solitario un vagabondo che vi salta addosso, lasciatevi scopare senza fare storie. È il modo più sicuro per non farsi violentare." (Pierre Louys)
N.B.: Il seguente video è riservato solo ed esclusivamente a un pubblico adulto
Prends-moi de force! (Jean-Marie Pallardy, 1978) - V.O.
F.P. 17/04/2021 - Versione visionata in lingua francese (durata: 76'55")
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